ʿAbd Allāh ibn al-Zubayr: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Biobot 5.6 |
m disambigua, typos |
||
Riga 17:
|FineIncipit = è stato un ''sahabi'' (Compagno del Profeta), figlio di [[al-Zubayr ibn al-Awwam|al-Zubayr b. al-ʿAwwām]] e [[Asma bint Abi Bakr|Asmāʾ bt. Abī Bakr]], figlia del primo [[califfo]] [[Abu Bakr]] e nipote di [[Aisha|ʿĀʾisha]], una delle mogli di [[Maometto]]
|Immagine =
}}
{{Campagnabox della Fitna islamica}}
Dopo
== Biografia ==
Al-Zubayr era un membro del clan dei [[Banu Asad]] dei [[Quraysh]]. Suo padre, [[al-Zubayr ibn al-Awwam]], era stato un Compagno di Maometto. Oltre ad essere nipote di ʿĀʾisha, al-Zubayr era anche parente del Profeta, in quanto sua nonna era la zia paterna di Muhammad.
Durante la giovinezza, ʿAbd Allāh fu un attivo partecipante attivo alle campagne militari [[musulmane]] contro i [[Bizantini]] e i [[Sasanidi]]. Nel 636 partecipò insieme al padre alla [[Battaglia del Yarmuk|battaglia del Yarmūk]] e, in seguito, guidò
ʿUthman ibn ʿAffān, il terzo califfo, lo considerava un soldato fedele e capace, tanto che, dopo questa battaglia, gli concesse l'insolito onore di riportarne il resoconto "dal [[minbar]] di [[Medina]]". In seguito, entrò a far parte delle guardie del corpo di ʿUthmān e fu presente al momento dell'assedio finale della ''Dār al-Imāra'' (la reggia califfale).
Line 40 ⟶ 39:
Dopo la morte di [[al-Husayn ibn Ali]] nella [[Battaglia di Kerbela]] il 10 [[Muharram]] 61 ([[10 ottobre]] [[680]]), Ibn al-Zubayr sembra essere stato un sostenitore del sistema della ''Shūra'' (consultazione) come meccanismo per scegliere il califfo senza che si seguisse la successione dinastica.
Presto, Ibn al-Zubayr stabilì il suo potere in [[Iraq]], [[Penisola araba|Arabia]] meridionale, [[Siria]] e in alcune parti dell'[[Egitto]].
Trasse grande profitto dall'insoddisfazione del popolo nei confronti degli Omayyadi, che venivano considerati usurpatori, visto che
ʿAbd Allāh trovò un considerevole appoggio da parte degli oppositori degli Omayyadi, inclusi, almeno inizialmente, i Kharigiti.
Line 61 ⟶ 60:
== Critica storica ==
Considerato responsabile della seconda guerra civile
Vi fu un dibattito tra i musulmani sul fatto che una ribellione contro un califfo ingiusto fosse permessa o proibita. I kharigiti dissero di sì ma molti risposero che proteggere l'unità e la stabilità della comunità era migliore della fitna.
Gli scrittori fedeli agli Omayyadi lo dipingono come un eretico che aveva profanato il [[Ka'ba|Sacro Santuario di Mecca]] e diviso la ''[[Umma]]''. Spesso viene definito un anti-califfo. Quelli che lo sostengono, invece, lo vedono come uno dei pochi in grado di mettere in discussione la legittimità degli Omayyadi.
|