Angelo Massimino: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Dopo aver fatto fortuna in [[Argentina]] nel settore edilizio, Massimino tornò a Catania negli [[anni 1950|anni cinquanta]] e iniziò praticamente subito ad interessarsi di calcio, entrando nella dirigenza del Catania con [[Arturo Michisanti]] presidente. Nel [[Serie B 1969-1970|1969]] divenne presidente e conquistò subito la Serie A grazie ad un grande allenatore come [[Egizio Rubino]] e ad una squadra che poteva contare su [[Aquilino Bonfanti]] e altri elementi di categoria superiore. Sull'onda emotiva della promozione fu eletto consigliere comunale al Comune di Catania. La squadra però non resse l'impatto con la categoria e finì [[Serie A 1970-1971|ultima]]. I due anni successivi, in Serie B, furono abbastanza travagliati e i tifosi lo spinsero a dimettersi.
 
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Ritornò come un salvatore della patria per evitare il fallimento: ci riuscì nel [[Serie C1 1991-1992|1992]], ma nel [[Serie C1 1992-1993|1993]] la società rossazzurra fu esclusa dal proprio campionato di appartenenza per un ritardo nel pagamento di una fidejussione. La battaglia giudiziaria che seguì, passata alla storia come il primo [[caso Catania]], lo portò a lottare contro tutto e tutti, e alla fine ottenne l'ammissione del suo Catania in Eccellenza (il secondo livello dei campionati dilettantistici). Iniziò la nuova scalata verso la A con due promozioni consecutive. Durante il primo campionato in [[Serie C2 1995-1996|Serie C2]], ai primi di marzo, la città venne dolorosamente scossa dal tragico incidente automobilistico in cui perse la vita sulla Catania-Palermo. La moglie dello scomparso, Grazia Codiglione, mantenne la direzione del Catania insieme ai parenti più vicini. I suoi funerali furono un evento seguito da migliaia e migliaia di persone.
 
Il ''Presidentissimo'', come era soprannominato,<ref>''[http://www.tgcom.mediaset.it/libri/articoli/articolo341630.shtml "Marca Liotru", amore rossoazzurro]'' TGcom, 26 dicembre 2006.</ref> fu un personaggio molto attaccato alla squadra e alla città. I suoi modi burberi e autoritari lo videro spesso in conflitto con il tifo, ma i suoi sforzi per i rossazzurri sono sempre stati in buona fede. A lui è intitolato lo [[Stadio "Angelo Massimino" di Catania|stadio Cibali di Catania]] dal [[2002]] e anche un trofeo che viene disputato ogni estate dal [[2000]].
 
== Note ==