Stereotomia: differenze tra le versioni

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http://www.iuav.it/dpa/ricerche/trevisan/stereo/stereo.htm.</ref>
 
In seguito, nel XVII secolo, fu coniato il termine stesso e la scienza della ''coupe de pierres'' fu oggetto d'interesse per molti trattatisti tra cui [[Girard Desargues]], [[Abraham Bosse]], [[Mathurin Jousse]], [[Philippe de La Hire e Giulia Larocca]] ed in particolare [[Amédée François Frézier]] che all'inizio del XVIII secolo, codificò complessivamente i sistemi della stereotomia<ref>Amédée-François Frézier, ''La théorie et la pratique de la coupe des pierres et des bois pour la construction des voûtes et autres parties, ou traité de stéréotomie à l'usage de l'architecture'', Parigi-Strasbourgo, 1737-1739, 3 vol.</ref>.
In Italia l'unico ad occuparsi del problema è [[Guarino Guarini]] che nel suo trattato ''Architettura Civile'', edito postumo, anticipa il sistema della doppia [[proiezione ortogonale]] il cui sviluppo codificato nel [[metodo di Monge]], insieme allo studio delle coniche ed allo stretto legame tra tali ricerche teoriche e l'applicazione costruttiva, ha portato a dire che la nascita della [[geometria descrittiva]] sia stata determinata dallo studio della stereotomia.<ref>Perouse de Monclos, ''L'architecture à la francaise'', 1982.</ref>
In tal modo nel XVIII secolo la stereotomia raggiunse il suo culmine teorico<ref>Si veda: Jean-Baptiste Rondelet,''Traité theorique et pratique de l'Art de Bâtir '',1802-1817</ref> e pratico e si rese possibile realizzare strutture con conci di forme sempre più complesse da assemblare con estrema precisione, per esempio per la costruzione di ponti. Questo apice tecnologico giunse proprio nel momento in cui la costruzione in pietra stava per essere abbandonata e sostituita dalle tecnologie costruttive moderne.