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{{F|economia|dicembre 2010}}
LoL''''indice di Sharpe''' (''Sharpe ratio''') di un portafoglio di titoli, così chiamato in onore del [[premio Nobel per l'economia]] [[1990]] [[William Sharpe]], è una misura della performance del portafoglio.
 
Essa esprime il rendimento di un portafoglio titoli, al netto del [[tasso d'interesse privo di rischio|rendimento non rischioso]] (in [[lingua inglese|inglese]] ''riskfree rate''), normalmente inteso come il tasso d'interesse di prestiti statali AAA a breve scadenza), in rapporto al rischio (volatilità, [[deviazione standard]]) del portafoglio stesso. Viene così indicato il [[rendimento (economia)|rendimento]] in termini percentuali per ogni unità di rischio del nostro investimento.
 
Se <math>\ R_{P}</math> è il [[Rendimento (economia)|rendimento]] del portafoglio, <math>\ \sigma_{P}</math> la sua [[deviazione standard]] (o volatilità), e <math>\ R_{f}</math> denota il [[tasso d'interesse privo di rischio]], lol'indice Sharpedi ratioSharpe del portafoglio è pari a:
 
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== Validità delladell'indice Sharpedi ratioSharpe come indicatore di performance ==
Sebbene sia largamente impiegataimpiegato nella prassi, e fornisca una giustificazione immediata al modello di equilibrio di riferimento per i mercati finanziari, il [[CAPM|Capital Asset Pricing Model]], lal'indice Sharpedi ratioShapre non è immune da critiche.
 
In primo luogo, è possibile obiettare circa le stesse variabili che figurano nell'espressione sopra; in generale è difficile valutare il rendimento di un [[portafoglio]] di titoli. Risulta inoltre poco chiaro cosa effettivamente rappresenti il [[tasso d'interesse privo di rischio]]; nella prassi, <math>\ R_f</math> è rimpiazzato dal rendimento di [[titolo di Stato|titoli di Stato]] caratterizzati da bassa rischiosità (ma ciò non ha, in linea di principio, alcun fondamento teorico). Una estesa letteratura, d'altra parte, ha affrontato il problema della stima della [[varianza]] di un portafoglio di titoli, a partire dalla quale <math>\ \sigma_{P}</math> è calcolata. Nell'ambito dell'[[econometria]] delle [[serie storiche]] si sono affermati ad esempio i modelli [[ARCH|ARCH e GARCH]] (univariati e multivariati); nella letteratura più propria della [[finanza]], così come nella prassi dei mercati, si fa spesso ricorso alla cosiddettà [[volatilità implicità]], ovvero la volatilità che è possibile derivare dal prezzo delle [[opzione (finanza)|opzioni]] sui titoli che compongono il portafoglio, in base al noto [[modello di Black-Scholes-Merton]]; sono inoltre stati proposti diversi modelli proprietari.
 
Si è inoltre discusso circa la validità delladell'indice Sharpedi ratioSharpe in sé come adeguata misura di rendimento corretto per il rischio di un portafoglio di titoli; questo tipo di argomentazione è proprio della letteratura sulla ''[[asset allocation]]''. Niente infatti implica che il rischio, un concetto per sua natura soggettivo, debba coincidere con la [[varianza]] (o, in maniera equivalente, con la [[deviazione standard]]) del rendimento; questo tipo di obiezione è analogo a quelle mosse alla teoria della [[frontiera dei portafogli]] con preferenze di tipo [[media]]-[[varianza]]. La riflessione sull'idoneità delladell'indice Sharpedi ratioSharpe a rappresentare le preferenze degli operatori finanziari ha portato allo sviluppo di misure di performance alternative, quali la l'[[SortinoIndice ratiodi Sortino]] o la ''[[Upside potential ratio]]''.
 
== Voci correlate ==
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* [[Frontiera dei portafogli]]
* [[Beta (finanza)]]
* [[SortinoIndice ratiodi Sortino]]
* [[TreynorIndice ratiodi Treynor]]
* [[RAP ratio (Indice di Modigliani)]]
 
[[Categoria:Finanza]]