Tirate sul pianista: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Commento al film di Serge Toubiana: elimino commento POV privo di fonti.
Riga 54:
 
Il proprietario del locale rivela dove si trovano Charlie e Lena ai due gangster, i quali rapiscono anche Fido, il fratellino di Charlie. Dopo uno scontro Charlie uccide il proprietario del locale e poi fugge insieme a Lena nella casa dei suoi fratelli in montagna. Qua verrano raggiunti dai due gangster e durante una sparatoria Lena rimane uccisa.
 
== Commento al film di [[Serge Toubiana]] ==
Dopo ''[[I quattrocento colpi]]'', film simbolo della [[Nouvelle Vague]], [[François Truffaut]] teme che il successo lo intrappoli. Come se il suo primo film non gli appartenesse più.
 
Ha fretta di girare un nuovo film e decide di sorprendere tutti adattando un giallo di [[David Goodis]]. Truffaut vuole realizzare un film dedicato solo ai veri cinefili escludendo gran parte del pubblico de ''I quattrocento colpi''.
 
La realizzazione di ''Tirate sul pianista'' è guidata solo dal principio di piacere. Truffaut dice: "Ero troppo libero. Mi sono posto un vincolo per non impazzire. Mi sono messo nella situazione di una cineasta che deve adattare un romanzo giallo americano".
 
Oltre a voler adattare Goodis, Truffaut vuole dirigere [[Charles Aznavour]] che ha apprezzato in ''[[La fossa dei disperati]]''. Aznavour e Truffaut si somigliano. Stessa aria esile, stesso sguardo nero e febbrile, pieno di violenza compressa pronta ad espoldere. Truffaut dice che Aznavour è vulnerabile senza essere una vittima. Grazie alla sua fragilità il pubblico s'identifica con lui. Secondo Truffaut si percepisce inconsciamente che quello di Aznavour è un personaggio poetico.
 
Charlie Kohler, pianista in una balera di periferia, corrisponde al ritratto di Aznavour fatto da Truffaut. È una specie di antieroe, calmo, riservato, silenzioso. Un personaggio morboso, chiuso in sé stesso. Il vero tema del film è senza dubbio la timidezza. Come vincere la propria timidezza con le donne quando si fa una vita d'artista.
 
L'altro tema è l'amore. I due buffi gangster, interpretati da [[Daniel Boulanger]] e [[Claude Mansard]], parlano solo di donne, alla maniera di Quenau. Sono molto più interessati all'amore che ai regolamenti di conti o agli inseguimenti. Per loro, come per Truffaut, le donne sono magiche. Non ci si stanca mai di parlare di loro.
 
''Tirate sul pianista'' è un film pieno di [[Analessi|flash-back]], di cambiamenti di tono, basato sulla mescolanza dei generi. La commedia, il giallo, il dramma, il film sentimentale. Il film uscito nel [[1960]] sconcertò il pubblico. ''Tirate sul pianista'' è solo apparentemente un film noir, è piuttosto una favola girata come un film di serie B francese.
 
Fu prodotto da [[Pierre Braunberger]], a cui Truffaut aveva promesso un film, prima d'iniziare ad autoprodursi. Truffaut collabora per la prima volta con [[Raoul Coutard]], direttore della fotografia di ''[[Fino all'ultimo respiro]]''.
 
Aldilà dell'insuccesso commerciale, ''Tirate sul pianista'' resta un film molto libero, una sorta di manifesto poetico, unico nell'opera di Truffaut. È stato anche un film cult negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], restando in cartellone per molti mesi in un cinema di [[New York]]. È il film di Truffaut più tipico della Nouvelle Vague, quello in cui il regista si esprime con più grazie e libertà.
 
== Bibliografia ==