Flora (commedia): differenze tra le versioni
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* ''Atto II'' - Attilio confida al suo servo Lumaca di essere innamorato di Virginia, figlia di Simone e sorella del suo amico fraterno Ippolito. Giunge Agata che informa Attilio del desiderio di Flamminia di parlargli. Attilio si reca da Flamminia, non ne respinge le profferte amorose e approfitta dell'incontro per informare la cortigiana dell'amore del suo amico Ippolito per Flora, e della difficile trattativa economica per il riscatto della giovane schiava. Attilio rivela a Flamminia l'esosa richiesta (130 [[Scudo (moneta)#Scudo d.27oro|scudi d'oro]] entro quattro giorni) fatta da Scarabon a Ippolito in cambio della ragazza. Flamminia promette di aiutare Ippolito in cambio di una notte con Attilio. Rimasta sola, Flamminia incontra Scarabon: contratta col ruffiano l'acquisto di Flora e riesce a ridurre il prezzo iniziale a cento scudi.
* ''Atto III'' -
* ''Atto IV'' - Col danaro ricevuto da Simone, Tonchio riesce a riscattare Flora da Scarabon, ad acquistare numerosi libri di poco valore dal libraio Pentola e a mettere da parte una somma di danaro per sé. Si reca da Simone e fa il resoconto dell'acquisto dei libri per Ippolito. Durante la conversazione fra Tonchio e Simone, tuttavia, l'arrivo dapprima di Scarabone e successivamente del libraio Pentola fanno capire a Simone di essere stato raggirato da Tonchio e che il proprio figlio Ippolito è ben diverso dal timido studente che il padre riteneva che fosse. Amareggiato, Simone confida a Geri il raggiro subìto; Geri consiglia Simone di non prendere decisioni avventate nei confronti di Ippolito e di far sposare Virginia con un giovane di cui lo stesso Geri può offrire buone referenze. Nella scena seguente, Ippolito e l'amico Attilio, innamorato di Virginia, progettano di lasciare Firenze per [[Genova]] in cerca di fortuna.
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