Bayʿa: differenze tra le versioni

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L'atto viene per la prima volta documentato in occasione della sottoscrizione di alleanza fra [[Maometto]] ed alcuni emissari di [[Yathrib]], nel corso della [[Prima Aqaba|Prima]] e della [[Seconda Aqaba|Seconda ʿAqaba]], rispettivamente due anni prima e un anno prima dell'[[Egira]].
 
La ''bayʿa'' impegnava una parte a riconoscere la supremazia, politica e spirituale, di una persona e costituiva un atto giuridicamente obbligatorio (''shartsharṭ''), senza il quale questa sorta di contratto era giudicato come inesistente e non in grado di svolgere alcun effetto.
 
In alcune tradizioni [[Sufismo|sufi]], il significato della ''bay'a'' è quello di riconoscersi discepolo di un maestro spirituale (''Pīr'', ''[[shaykh]]'' o ''dede''), in cambio di una più approfondita conoscenza che questi gli rivelerà progressivamente.
 
== La ''bayʿa'' nella storia islamica ==
Il primitivo significato di riconoscere la superiorità e la guida di Maometto quale profeta ultimo, inviato da [[Allah]] all'umanità per indicarle la Sua volontà e quindi il Bene e la possibilità di lucrare la salvezza eterna ubbidendoGli, si espresse in modo chiaro non solo nella Prima e nella Seconda ʿAqaba ma anche in margine all'[[Accordo di al-Hudaybiyya]], nel cosiddetto "[[Giuramento sotto l'albero]]" ( ''bayʿat al-ridwān'' ). Più tardi, il califfo (in veste di vicario di Maometto (- ''Khalīfa'' per l'appunto) -, limitatamente alla sua suprema capacità di guida politica della ''[[Umma]]''), ilriceveva ricevimento dellala ''bayʿa'' da parte dei sudditi, costituìcome l'attoelemento fondamentalecostitutivo perdel ilsuo qualediritto-dovere undi [[califfo]] potevaricoprire legittimamente ricoprire la suprema magistratura islamica e di amministrare la ''Umma''.
 
La sottoscrizione dell'accordo avveniva originariamente con la palmata tra il Califfo e un rappresentante dei sudditi. Successivamente, l'accordo fu stabilmente sancito all'interno del palazzo califfale, alla presenza di almeno due validi testimoni, spesso appartenenti alla classe dei [[ulema|dotti]].