Massacro di Jeju: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''Insurrezione di Jeju''' è un fatto storico avvenuto nell'isola [[Corea|coreana]] di [[Jeju]] tra il [[3 aprile]] [[1948]] e il maggio del [[1949]].
 
Si stima che più di 30.000 persone persero la vita a causa della reazione dell'esercito [[Corea del Sud|sudcoreano]] che schiacciò la rivolta nel sangue e infierì sui prigionieri; per questo motivo i fatti sono noti anche come '''massacro di Jeju'''. Malgrado gli avvenimenti più rilevanti si produsseroproducessero nel biennio citato, occorre dire che gli ultimi isolati focolai di rivolta furono spenti soltanto nel [[1953]]<ref>John Kie-Chiang Oh, ''Korean Politics: The Quest for Democratization and Economic Development'', Cornell University Press, 1999</ref><ref>Hugh Deane, ''The Korean War, 1945-1953 '', China Books, 1999</ref>.
 
== Contesto storico ==
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Le elezioni in Corea del Sud, boicottate dai partiti di sinistra, si tennero il 10 maggio 1948 e videro la vittoria di [[Syngman Rhee]], già presidente del governo provvisorio in esilio, che godeva dell'appoggio del [[blocco occidentale]] e il 15 agosto venne investito dei pieni poteri dal Governo militare statunitense. Con il tacito consenso degli alleati occidentali il neo-Presidente intraprese una dura campagna contro il diffondersi del comunismo, che sfruttò anche per rimuovere ogni potenziale rivale politico. In questo contesto permise alle forze di sicurezza (capitanate dal suo braccio destro [[Kim Chang-ryong]]) di torturare tutte le sospette spie nordcoreane e i simpatizzanti comunisti e si rese inoltre responsabile di diversi massacri nel tentativo di sopprimere le sommosse popolari ispirate dalle fazioni ribelli.
 
Alla fine dell'estate del 1948 il Generale Kim Ik Ruhl, criticato per aver scelto un approccio dialogante e infruttuoso, venne rimpiazzato e subito dopo fu dato inizio ad una larga offensiva contro i ribelli. I guerriglieri crearono le proprie basi sulle montagne mentre le truppe governative presero il controllo delle città costiere, cosicché le comunità agricole situate tra la costa e i monti si trovarono ad occupare il principale campo di battaglia. Nell'ottobre del 1948 le forze degli insorti, che potevano contare su circa 4000 combattenti, di cui molti male armati, avevano riportato alcune vittorie e alla fine di quell'anno cominciarono a dimostrarsi apertamente schierati con i nordcoreani sventolando la loro bandiera<ref>Michael J. Varhola, ''Fire and Ice: The Korean War, 1950-1953'', Da Capo, 2005</ref>.
 
=== L'offensiva su larga scala ===