Ducato di Spoleto: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Langobardia Minor}}
[[immagine:Italia_1000_v2.svg|thumb|250px|Il ducato di Spoleto intorno al Mille]]
I confini del ducato furono spesso instabili e mutarono ripetutamente durante la durata del [[Regno longobardo]]; il suo nucleo stabile, comunque, confinava ad est con il [[Mar Adriatico]], a sud con il [[Ducato di Benevento]] (anch'esso longobardo) e per il resto con l'[[Esarcato d'Italia]] bizantino: a ovest con il [[Patrimonio di san Pietro]], a nord con il "[[corridoioCorridoio bizantino]]" che univa Roma a [[Ravenna]] e a nord-est con la [[Pentapoli bizantina]]. Appare perciò evidente l'importanza strategico-militare della capitale [[Spoleto]], con i gastaldati di appartenenza e [[Spello]], [[Assisi]] e [[Terni]]. Il ducato era diviso in dieci [[gastaldato|gastaldati]]:
# [[Rieti]];
# Marsi ([[Avezzano]]);
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Nel [[758]], per il suo comportamento filo-papale, Alboino venne attaccato e sconfitto dal nuovo re [[Desiderio (re)|Desiderio]], che in continuità con la politica accentratrice di Astolfo depose il duca Alboino, governando inizialmente anch'egli in prima persona il ducato per affidarlo in seguito prima a [[Gisulfo di Spoleto|Gisulfo]]<ref name="Jarnut119" /> ([[759]]<ref name="Rovagnati115" />) e poi a [[Teodicio]] <ref>P.M. Conti, ''Il ducato di Spoleto e la storia istituzionale dei Longobardi'',p. 315.</ref>.
 
Nel [[774]], dopo la definitiva sconfitta di Desiderio ad opera di [[Carlo Magno]], mentre si persero notizie di Teodicio, citato in quel periodo nel [[Regesto Farfense]] come protettore di quell'abbazia <ref>E. Saracco Previdi,''Tra Roa Farfa e Fermo'', p. 26.</ref>, gli spoletini si recarono a [[Roma]], attraverso il taglio simbolico dei capelli, fecero atto di sottomissione a [[papa Adriano I]]; con nomina pontificia, il duca [[Ildeprando]] prestò giuramento di fronte al pontefice Adriano I e fece del ducato, sostanzialmente, un feudo pontificio<ref>Jarnut, p. 125.</ref>; la tradizionale cerimonia longobarda del ''[[Gairethinx]]'', in occasione dell'elezione del duca, rimase definitivamente affidata alla storia. Il ducato ebbe notevole fortuna, dato che i Longobardi controllavano la [[Via Flaminia]], importante via di transito tra Roma e l' [[ Esarcato]], oltre a quella del [[ Corridoio bizantino| corridoio bizantino]]<ref>Conti, p. 41.</ref>.
 
===Il ducato dopo la caduta del regno (774-1198)===