Il bosco fuori: differenze tra le versioni

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'''''Il bosco fuori''''' è un film [[Cinema dell'orrore|horror]] del [[2006]] diretto dall'esordiente [[Gabriele Albanesi]] e interpretato da Daniela Virgilio, Daniele Grassetti e Gennaro Diana.
 
Prodotto in modo indipendente e con a disposizione un budget di soli 45000 euro, il film è stato proiettato in Italia in un solo cinema a Roma.
Con un incasso di soli circa 1500 [[euro]], il film è stato un [[flop]] al [[botteghino]].<ref> Informazioni sul totale dell'incasso da cinemaitaliano.info [http://www.cinemaitaliano.info/film.php?id=00530&vista=saladvdtv]</ref>
 
Nel 2007 esce la versione con sottotitoli in giapponese. Il titolo viene modificato in ''Italian Chainsaw'' e raggiunge la decima posizione fra i [[DVD]] più venduti in [[Giappone]].<ref>Il Bosco fuori: l’horror italiano funziona bene in Giappone! da Brand Care online [http://www.queimada-agency.com/brand_care_blog/2007/06/16/il-bosco-fuori-l%E2%80%99horror-italiano-funziona-bene-in-giappone/]</ref><ref>Il Bosco Fuori da Thriller magazine [http://www.thrillermagazine.it/notizie/5226/]</ref> La versione per il mercato americano è stata prodotta da [[Sam Raimi]] con il titolo ''The Last House in the Woods''.
 
==Trama==
Una famiglia sta viaggiando in auto ormai da ore quando la foratura di una gomma manda fuori strada il mezzo uccidendo sul colpo l'autista. La donna e il bambino che viaggiano con l'uomo si allontanano dal luogo dell'incidente in cerca di soccorso. La madre viene raggiunta da un'altra auto che la investe violentemente. Dal mezzo scende quindi un maniaco che finisce la povera malcapitata con una pietra e carica il suo corpo nella propria auto. Il bambino, dopo avere assistito alla scena, scappa terrorizzato e si avventura nel bosco.
 
Diverso tempo dopo una coppia di giovani, Aurora e Rino, appartati poco lontano dal luogo, viene aggredita da un gruppo di tre balordi, capitanati da Cesare. I tre, dopo avere malmenato e rinchiuso Rino nel bagagliaio, si apprestano a violentare Aurora. Ma fortunatamente la giovane coppia viene salvata dall'arrivo di Antonio, che in quel momento si trovava di passaggio insieme con la propria moglie, il quale allontana i balordi puntando loro una pistola. L'uomo porta così in salvo la giovane coppia e offre loro di portali nella sua proprietà: una villa sperduta nel bosco. Qui vengono accuditi dall'uomo e dallada sua moglie Clara, mentre il figlio piccolo di questi dorme in una stanza del piano superiore.
 
La situazione degenera quando Antonio tenta di drogare la povera Aurora e questa scappando scopre che Rino è stato legato e imbavagliato. In un primo momento la ragazza riesce a fuggire dalla villa, ma vagando nel bosco si imbatte nei due mostruosi figli adottivi dei coniugi che la catturano. Di lì a poco la coppia si ritrova legata e scopre che il figlio piccolo dei coniugi si nutre esclusivamente di carne umana e che loro saranno il suo prossimo banchetto. Ma proprio quando Aurora perde ogni speranza i tre balordi che avevano tentato di stuprarla, e che nel frattempo erano stati attirati dalle grida di Aurora quando è stata catturata nel bosco, giungono nella villa e raccapricciati dalle mutilazioni subite da Rino elaborano un piano per far piazza pulita dei mostri e psicopatici che abitano il casolare.
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==Critica==
*Francesco Alò, ''[[Il Messaggero]]'':<ref>[http://www.mymovies.it/dizionario/critica.asp?id=210512 Recensione] su [http://www.mymovies.it/ mymovies.it]</ref>: {{quote|[...] La sua opera prima ''Il bosco fuori'' è quello che mancava da anni in Italia nell'horror: ben scritto, ben recitato, dai mille colpi di scena e incredibilmente truculento (Alleluja! È resuscitato artisticamente l'effettista speciale Sergio Stivaletti) [...]}}
*Federico Pedroni, ''FilmTv.it'':<ref>[http://www.film.tv.it/recensione.php/film/3092/il-bosco-fuori/ Il bosco fuori - La recensione di FilmTv]</ref>{{quote|''Il bosco fuori'', opera prima di Gabriele Albanesi, è qualcosa più di una scommessa: girato in tre settimane in digitale, con un budget ridicolo e attori sconosciuti, cerca di riportare in vita il cinema horror all'italiana attingendo a piene mani anche dalla migliore scuola americana, quella dei Craven e dei Raimi, estremizzando il tutto senza pietà. Il film è violentissimo: sangue a ettolitri, squartamenti, budella a volontà. E il regista a tratti paga un eccessivo compiacimento, una voglia di stupire un po' gradassa, un generale disequilibrio del racconto. Però ''Il bosco fuori'' è un film vivo, a tratti ironico (la protagonista ha in stanza un poster di Io la conoscevo bene, omaggio di ironia cinefila che sbeffeggia l'ottusa contrapposizione tra film di genere e cinema d'autore), che trae il massimo dai suoi limiti produttivi creando paura e divertendo chi ha uno stomaco sufficientemente forte da sopportarne la visione.}}
*Francesco Lomuscio, ''FilmUp.it'':<ref>[http://filmup.leonardo.it/ilboscofuori.htm Il bosco fuori] su [http://filmup.leonardo.it/ FilmUp.it]</ref>: {{quote|[...] Un delirio splatter girato in HDV che, con soli 45000 euro di budget e non privo di un pizzico d'indispensabile ironia, tenta coraggiosamente di riportare all'interno della cinematografia tricolore una estrema tipologia di spettacolo accantonata ormai da troppi anni, senza camuffarsi furbescamente dietro intellettualismi snob, ma puntando in maniera diretta al genere nudo e crudo [...]}}
 
==Collegamenti esterni==