Vittoria cadmea: differenze tra le versioni

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{{Quote|I Focei, da parte loro, armarono le loro navi, sessanta di numero, e si diressero incontro ai nemici nel mare chiamato Sardonio. Ingaggiata battaglia i Focei ottennero una vittoria cadmea: infatti, quaranta delle loro navi furono distrutte, le rimanenti, dai rostri spezzati, inservibili.|[[Erodoto]]. ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]''. Libro I, 166|οἱ δὲ Φωκαιέες πληρώσαντες καὶ αὐτοὶ τὰ πλοῖα, ἐόντα ἀριθμὸν ἑξήκοντα, ἀντίαζον ἐς τὸ Σαρδόνιον καλεόμενον πέλαγος. συμμισγόντων δὲ τῇ ναυμαχίῃ Καδμείη τις νίκη τοῖσι Φωκαιεῦσι ἐγένετο: αἱ μὲν γὰρ τεσσεράκοντά σφι νέες διεφθάρησαν, αἱ δὲ εἴκοσι αἱ περιεοῦσαι ἦσαν ἄχρηστοι: ἀπεστράφατο γὰρ τοὺς ἐμβόλους.|lingua=grc}}
 
[[Diodoro Siculo]], ad esempio, riferisce l'espressione proverbiale alla vittoria di [[Serse I di Persia|Serse]] nella [[Battaglia delle Termopili (480 a.C.)|battaglia delle Termopili]] nel [[480 a.C.]]<ref>[[Diodoro Siculo]], ''Bibliotheca historica'', IV</ref> Anche [[Platone]] era a conoscenza del proverbio. Scrive infatti che «è vero che la buona educazione procura anche vittorie, ma non sempre una vittoria procura una buona educazione. Molti, infatti, sono diventati arroganti per le vittorie riportate in guerra, e per questo sono stati sopraffatti da infiniti mali. Perciò, se l'educazione non è mai stata la causa di una vittoria cadmea, molte vittorie militari sono state tali e lo saranno ancora».<ref>Platone, ''Leggi'', I, 641c.</ref>
 
==Note==