Terremoto di Tuscania del 1971: differenze tra le versioni

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[[File:Terre tusca1.jpg|200px|thumb|150px|Il centro storico di [[Tuscania]] dopo il terremoto]]
Il '''terremoto di Tuscania''' è un [[terremoto|evento tellurico]] avvenuto nella zona circostantecompresa latra cittadina[[Tarquinia]] die [[Tuscania]], nel [[Lazio]], il [[6 febbraio]] [[1971]]. Il bilancio della catastrofe è stato di trentuno morti ed un centinaio i feriti, alcuni trasferiti negli ospedali della provincia, oltre a 5.000 senzatetto. Il paese rimase privo dei servizi pubblici essenziali, come corrente elettrica, acqua e telefono.
 
==Storia==
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In base alle notizie che immediatamente giungevano all'Osservatorio da parte degli Enti Pubblici (Protezione Civile,Addetti ai lavori Pubblici ecc.) e da privati si è provveduto subito allo studio dei sismogrammi.
 
I risultati forniti dagli strumenti, davano una "[[Magnitudo (geologia)|magnitudo]]" della [[scala Richter]] uguale a 4,46. Questo dato permetteva di calcolare che l'intensità del terremoto, nell'[[ipocentro]], doveva essere dell'ordine dell'ottavo grado della [[scala Mercalli]], quindi particolarmente disastroso se si fosse trattato di una località abitata.
 
La zona maggiormente interessata doveva essere vicino alla città di [[Tarquinia]] e più precisamente nelle prossimità di [[Tuscania]]<ref>[http://www.comune.tuscania.vt.it/ Comune.tuscania.vt.it]</ref>.
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==Scosse molteplici==
[[File:Terre tusca4.jpg|thumb|150px|left|Torre della basilica di Santa Maria Maggiore dopo il terremoto]]
 
Alle ore 21:20 dello stesso giorno si registrava una nuova scossa, proveniente dalla stessa zona, di magnitudo 3,56 ovvero, intorno al sesto grado [[scala Mercalli]]. L'intero [[borgo medioevale]] era un cumulo di macerie
 
[[File:Terre tusca5.jpg|thumb|150px|left|Una via del centro storico dopo il terremoto]]
Crollarono molti edifici storici e [[Chiesa (architettura)|chiese]] di epoca romanica molto importanti come la basilica di [[Chiesa di San Pietro (Tuscania)|San Pietro]] e la [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Tuscania)|Basilica di San Maria Maggiore]], successivamente ristrutturate; le persone senza tetto erano oltre 5000; il paese si trovò senza corrente elettrica, acqua e telefono; 31 le vittime, tra cui un bambino, ed un centinaio i feriti, alcuni trasferiti negli ospedali della provincia.
 
[[File:Terre tusca3.jpg|thumb|right|150px|Una casa dopo il terremoto]]
La notte della tragedia è terrificante e dopo la seconda violenta [[scossa]], che provoca nuovi lutti e nuovi crolli, il dramma è al culmine: l'oscurità viene illuminata a tratti dal bagliore accecante delle fotoelettriche e degli automezzi dei [[Vigili del fuoco]], della [[Polizia]], dei [[Carabinieri]] e dell'[[Esercito]], i cittadini impauriti ed annientati dalla strage non sanno cosa fare.
 
[[File:Terre tusca2.jpg|thumb|right|150px|Un altro edificio danneggiato dal terremoto]]
Nell'ampio piazzale fuori le mura medioevali, dove i superstiti si sono ammassati,c'è chi cerca, con la forza della disperazione, notizie dei propri parenti; chi corre da un'autoambulanza all'altra con il terrore di riconoscere uno dei propri cari morto o ferito; chi segue il trasporto di corpi esanimi piangendo e straziandosi; chi invoca a gran voce aiuto per disseppellire i corpi sepolti sotto le macerie.
 
[[File:Terre tusca2.jpg|thumb|150px|Un altro edificio danneggiato dal terremoto]]
Nella parte più vecchia del paese, in un silenzio soprannaturale, uomini sopra a giganteschi cumuli di [[pietre]] scavano freneticamente con mani sanguinanti alla ricerca di qualche sopravvissuto.
 
La mattina seguente, livida e fredda, ha inizio il lungo calvario di una intera popolazione ammutolita e disorientata. Quasi tutti non hanno che il vestito che indossano: i risparmi, i ricordi sono rimasti sotto le macerie e la città è stata chiusa per evitare nuove vittime sotto i continui crolli improvvisi. Viene comunque subito disposto un ottimo servizio di vigilanza ed i primi fenomeni di sciacallaggio prontamente repressi.
Viene comunque subito disposto un ottimo servizio di vigilanza ed i primi fenomeni di sciacallaggio prontamente repressi.
 
Viene creata una grande tendopoli a Nord di Tuscania per i senzatetto; ingenti aiuti arrivano da ogni parte d'[[Italia]] ed anche dall'estero, gruppi di studenti arrivano a Tuscania da ogni luogo ed in una commovente gara di solidarietà umana formano decine di squadre che incessantemente, a rischio della vita, trasportano oggetti di ogni genere.