Abate commendatario: differenze tra le versioni

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==Poteri dell'Abate ''in commendam''==
[[Image:Monastergen.png|thumb|right|200px|Ornamenti esteriori dello scudo di un abate commendatario]]
I poteri di un abate ''in commendam'' sono i seguenti: se il convento è occupato da una comunità religiosa dove c'è una ''mensa abbatialis'' separata, cioè dove l'abate ed il convento hanno ciascuno un reddito separato, l'abate ''in commendam'', che deve essere un ecclesiastico, ha giurisdizione sui membri della comunità solo in ''foro externo'' e gode di tutti i privilegi e di tutti i diritti di un abate regolare, e se, come avviene generalmente, il convento ha un superiore, questi è soggetto all'abate ''in commendam'' come un priore di clausura è soggetto al suo abate regolare. Se non c'è ''mensa abbatialis'' separata, il potere dell'abate ''in commendam'' si esplicita solamente sugli affari temporali del convento. In caso di conventi vacanti l'abate ''in commendam'', generalmente, gode di tutti i diritti e di tutti i privilegi di un abate regolare.
 
A livello araldico lo stemma di un abate commendatario era del tutto identico a quello di un abate regolare con l'unica eccezione di non avere dietro lo scudo, in palo, il pastorale, simbolo del potere giudiziario sulla comunità, proprio in virtù del ruolo particolare del commendatario che è stato descritto qui sopra.
 
==Bibliografia==