Nicola II di Lorena: differenze tra le versioni

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|FineIncipit = fu Duca di [[Ducato di Lorena|Lorena]] dal [[1634]] al [[1661]], quando abdicò in favore del fratello maggiore
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== Biografia ==
 
Nicola era il figlio minore del Duca [[Francesco II di Lorena]], e non fu mai intenzionato a succedere al trono di Lorena, venendo perciò destinato alla carriera ecclesiastica. Egli divenne coadiutore del Vescovo di [[Toul]] nel [[1619]] e gli succedette nel [[1624]], ma non ricevette mai gli ordini sacri. Egli compì gli studi all'Università di Pont-à-Mousson, (1622—1629) dove acquisì il dottorato in filosofia e teologia. Ritornò laureato a Nancy nel giugno del [[1629]]. La tesi che preparò sul sacramento della penitenza venne pubblicata in Olanda nel [[1627]] con una dedica al Papa [[Urbano VIII]]. Dopo la promozione al cardinalato, ricevette lezioni private da due sacerdoti gesuiti.
 
Nicola venne nominato abate commendatario — con un feudo lucrativo — di numerose abbazie e venne utilizzato in molte ambascerie per conto del fratello, [[Carlo IV di Lorena|Carlo IV]] e per [[Luigi XIII di Francia]].
 
Egli venne creato cardinale il [[19 gennaio]] [[1626]] ma venne riservato ''in pectore'' e la sua elezione non venne pubblicata sino al [[30 agosto]] [[1627]]. Egli non ricevette mai la porpora e la diaconia cardinalizia. Quando nel [[1634]] il fratello Carlo venne pressato affinché concedesse il trono a lui, e Nicola stesso divenne Duca di Lorena, egli scrisse ad [[Urbano VIII]], il [[4 marzo]] [[1634]], per rassegnare le sue dimissioni dal cardinalato e per avere il permesso di sposare la cugina [[Claudia Francesca di Lorena]], seconda figlia di [[Enrico I di Lorena]], il 17-18 febbraio.
 
Ebbero due figli: