Guida spirituale: differenze tra le versioni

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La direzione spirituale è diffusa nella religione [[Chiesa_cattolica|cattolica]]: si tratta di una relazione di accompagnamento tra una persona dotata di saggezza e discernimento spirituale, solitamente ma non esclusivamente un [[presbitero]] o un consacrato in genere, ed una persona che desidera fare un cammino di fede e di scoperta della volontà di Dio nella sua vita. La guida spirituale ha come obbiettivo quello di discernere, ossia comprendere, quanto lo Spirito Santo, attraverso le situazioni della vita, le intuizioni spirituali frutto della preghiera, della lettura e della meditazione della Bibbia, indica alla persona accompagnata. Il direttore spirituale o padre spirituale può fornire consigli, dare indicazioni di vita e di preghiera, risolvere dubbi in materia di fede e di morale senza sostituirsi nelle scelte e determinazioni alla persona che accompagna.
 
Se il direttore spirituale è un presbitero, talora è anche il [[penitenza (sacramento)|confessore]] del fedele, ma questo tipo di ulteriore relazione non è necessaria, da taluni anzi è sconsigliata. A tutti i consacrati è vivamente consigliato, sia in fase di formazione - nei seminari e noviziati la figura del padre spirituale è istituzionalizzata - che successivamente di avere un direttore spirituale; similmente tanti [[laicato|laici]] ne hanno uno.
 
Il direttore spirituale è tenuto alla riservatezza rispetto a quanto viene detto in sede di direzione similmente a quanto avviene nell'ambito della confessione sacramentale; è importante poi notare che la direzione spirituale non ha nulla a che vedere con il sostegno psicologico. benché ambedue trattino dell'essere umano e delle sue profondità e benché il direttore spirituale debba essere dotato di alcune conoscenze psicologiche e di introspezione, il suo ruolo è differente.