Bonifacio (comes): differenze tra le versioni

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Questi si mossero in Africa con tutte le loro famiglie, ma quando raggiunsero Bonifacio, il ''comes'', che nel frattempo si era riappacificato con Placidia<ref>Placidia aveva infatti scoperto la trama ordita da Ezio grazie ad alcuni amici di Bonifacio che si recarono in Africa per chiedere al generale i motivi della rivolta; Bonifacio mostrò loro le lettere di Ezio, dimostrando di aver disobbedito non perché volesse usurpare il trono ma perché aveva paura che Galla tramasse contro di lui e lo avrebbe ucciso se si fosse recato in Italia. Quando gli amici tornati a Ravenna mostrarono all'''Augusta'' le lettere di Ezio, Galla riabilitò Bonifacio e chiese al Comes di porre fine alla rivolta. Fonti: Procopio, ''De Bello Vandalico'', I, 3; Muratori, ''Annali d'Italia'', II, p. 184-185.</ref> ed era stato nominato ''[[patricius]]'', disse che non aveva più bisogno di loro: i Vandali si rivoltarono, e conquistarono l'Africa, strappandola ai Romani fino alla riconquista di [[Belisario]] nel [[534]].
 
Richiamato in Italia, Bonifacio dovette affrontare la minaccia di Ezio e dei suoi ''[[Socii e Foederati|foederati]]'': i due si scontrarono nella [[battaglia di Ravenna (432)|battaglia di Ravenna]], e Bonifacio ne uscì vittorioso, ma la sua morte pochi mesi dopo, conseguenza delle ferite ricevute durante la battaglia, lasciò Ezio il signore di fatto dell'[[Impero romano d'occidente]].
 
== Note ==