Voltati Eugenio: differenze tra le versioni

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== Trama ==
La storia racconta di Eugenio, quattordicenneun bambino di dieci anni figlio di convinti sessantottini la cui unione inizia a scricchiolare fin dopo la sua nascita, per poi terminare in una consensuale vita separata. La vita del bambino è raccontata attraverso episodi in ''flash-back'', raccolti da quello del suo abbandono in campagna da parte di un amico del padre Giancarlo, infastidito dal suo comportamento, e delle successive ricerche per ritrovarlo.
 
Scopriamo così le vicende di due figli dei fiori incapaci (ma forse neppure desiderosi) di costruire e mantenere una relazione stabile, e del loro figlio trattato da loro e dai parenti più prossimi come un pacco da scaricare. Eugenio cresce così con un forte senso di abbandono e solitudine, che in alcuni casi si riflette con atteggiamenti di ribellione, in altri con timorose richieste d'affetto. Il suo personaggio (interpretato da un bravissimo [[Francesco Bonelli]]) è descritto con grande sensibilità dal regista lombardo, che scava nelle relazioni in deterioramento progressivo della società del tempo; che, eppure, pare dotata di un grado di sincerità oggi perduto. Anche i nonni paterni (tra cui [[Bernard Blier]]), pur affezionati al nipote, non vogliono accollarsi la responsabilità di un bambino che avrebbe bisogno di una famiglia stabile.