Martirologio geronimiano: differenze tra le versioni

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Voci correlate
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Il '''Martyrologium Hieronymianum''' (''Martirologio geronimiano'') costituisce il più antico catalogo di [[martiri]] [[cristianesimo|cristiani]] della [[Chiesa latina]] pervenuto: deve il suo nome al fatto di essere stato a torto attribuito a [[san Gerolamo]].
 
L'autore è un anonimo del [[V secolo]], vissuto fra [[Milano]] e [[Aquileia]]: si servì come fonte principale un [[martirologio]] [[siria]]co della seconda metà del [[IV secolo]] (forse il ''Martirologio di [[Nicomedia]]'', redatto fra il [[360]] e il [[411]]) ma fece anche uso del [[Cronografo del 354|Calendario di Filocalo]] ([[354]]) e di un martirologio [[africa]]no. Se ne hanno due recensioni: quella ''italica'', a uso [[liturgia|liturgico]] e di edificazione, e quella ''gallicana'', nata alla fine del [[VI secolo]], che ebbe grande diffusione e arricchimenti vari nelle diverse province della Francia.
 
Il Martirologio geronimiano venne pubblicato dai [[bollandisti]] [[Hippolyte Delehaye]] ed [[Henri Quentin]] a [[Bruxelles]] in ''[[Acta Sanctorum]]'' nel [[1931]]: pur dando origine a gravi problemi critici, resta un documento primario per la [[storia della Chiesa]].
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* [[Giovanni Battista de Rossi]] e [[Louis Duchesne]], ''Martyrologium Hieronymianum'', in ''Acta Sanctorum LXXXII Novembre, II (1894)
* Hippolyte Delehaye, ''Commentarius perpetuus in Martyrologium Hieronynianum ad recensionem H. Quenti'', in ''Acta Sanctorum XXIV Novembre 11, II'' (Bruxelles, 1931)
 
== Voci correlate ==
* [[Martirologio]]
 
[[Categoria:Letteratura cristiana del VI secolo]]