Giovanni Antonio Dosio: differenze tra le versioni

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==I disegni==
[[File:Giovanni antonio dosio, cortile del belvedere secondo il progetto del Bramante.jpg|thumb|Il [[cortile del Belvedere]] in costruzione]]
Lasciò un grande ''corpus'' di stampe e disegni che hanno una grande importanza storica nel ricostruire edifici classici o vicende costruttive dell'architettura rinascimentale. Dosio fu disegnatore preciso che si pone di fronte alle architetture del passato con la massima oggettività e spirito scientifico e storicista, per rintracciare il lessico originario da cui l'architettura possa trarre vita<ref>A. Marciano, ''Op. cit.'', Napoli, 2008.</ref>. Molte di queste opere grafiche, oggi si trovano al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi ed alla biblioteca Estense di Modena.
 
Egli è l'autore di ''Aedificiorum illustrium quae supersunt reliquiae '' (1569) che illustra antichità romane<ref>G.A.Dosio,G.B. de Cavalieri, ''Le antichità romane: aedificiorum illustrium quae supersunt reliquiae'', ed. Colombo, 1970</ref>.
 
 
==Opere==