Cronache aquilane: differenze tra le versioni
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[[File:L'Aquila 1575.jpg||thumb|300px|Topografia dell'Aquila in una pianta del 1575, opera di [[Girolamo Pico Fonticulano]] ]]
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Le '''''Cronache aquilane''''' costituiscono un cospicuo [[genere letterario|filone]] [[storiografia|storiografico]] e [[Letteratura medievale|letterario, prevalentemente medievale]], che si concentrò sulla narrazione delle vicende della [[storia dell'Aquila|storia civica dell'Aquila]], utilizzando, a seconda dei casi, il [[latino medievale|latino]] o il [[Lingua volgare|volgare]], ed esprimendosi sia in [[poesia]]
Il ''[[corpus]]'' cronachistico sopravvissuto riguarda sostanzialmente l'epoca [[Tardo Medioevo|tardo medievale]] della storia cittadina, dalla fondazione nel [[XIII secolo]] fino al [[XV secolo|XV]]. In un solo caso viene
Precursore del genere fu il [[:Categoria:cronisti medievali|cronista]] [[Medio Evo|medievale]] [[Buccio di Ranallo]] da [[Coppito|Poppleto]], [[floruit|fiorito]] nel [[XIV secolo]], ma il ''corpus'' documentario delle antiche ''[[Cronaca (genere letterario)|Cronache]] [[L'Aquila|aquilane]]'' fu incrementato e reso copioso dall'opera di numerosi [[epigoni]]. Tra le cronache successive a quella di Buccio, sono state tramandate quelle di [[Niccolò da Borbona]] (XV secolo), a copertura del periodo 1362-1424, [[Francesco di Angeluccio di Bazzano]], che scrisse del periodo 1436-1485, [[Anonimo dell'Ardinghelli]] e [[Bernardino da Fossa]], entrambi cronisti per gli anni 1254-1423, e [[Alessandro de Ritiis]] (XV secolo), che scrisse sul periodo dal 1347 al 1497.
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I ''Diaria rerum suis temporibus Aquilae et alibi gestarum'' (1407-1414) furono scritti in prosa latina da [[Jacopo Donadei]], che fu [[vescovo]] dell'[[Arcidiocesi dell'Aquila]] in pieno [[scisma d'Occidente|clima scismatico d'Occidente]] dal 31 agosto 1391 al 6 gennaio 1431<ref name="Berardi41">Maria Rita Berardi, ''I monti d'oro: identità urbana e conflitti territoriali nella storia dell'Aquila medievale'', p. 41</ref><ref>Per un probabile refuso tipografico, Alfonso Dragonetti ne riporta erroneamente la morte al 1421 (cfr. ''Le vite degli illustri aquilani'', p. 112). La data di morte è riportata correttamente a pag. 242, quando parla del successore [[Amico Agnifili]].</ref>.
Anche la pubblicazione della cronaca del Donadei si deve a monsignor [[Anton Ludovico Antinori]] che ne inviò il [[manoscritto]] a Roma, nelle mani di [[Giovanni Cristofano Amaduzzi]] affinché lo pubblicasse. Amaduzzi lo mandò in stampa nel 1783, [[in ottavo]]
====6. ''Delle cose dell'Aquila dall'anno 1363 all'anno 1424'' di Niccolò di Borbona====
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