Grotte di Mogao: differenze tra le versioni

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Agli inizi del [[XX secolo]] un [[taoismo|taoista]] cinese di nome Wang Yuan-lu si autonominò guardiano di alcuni di questi templi. Egli scoprì che dietro ad un muro vi era un corridoio, il quale portava ad una piccola caverna ricolma di antichi manoscritti (tutti databili fra il [[406]] e il [[1002]]): antichi rotoli di [[canapa (tessile)|canapa]] cinesi e [[tibet]]ani, antichi dipinti su [[seta]] e [[carta]] e molte figure di [[Buddha]], perlopiù danneggiate.
 
Nel [[1910]] le voci che si sparsero sulla scoperta portarono sul posto diversi [[archeologia|archeologi]], non solo [[europa|europei]]: una spedizione congiunta [[inghilterra|anglo]][[india]]na, una [[francia|francese]], una [[giappone]]se e una [[russia|russa]]. Molti di questi manoscritti vennero portati via da questi studiosi, molti altri vennero spediti a [[Pechino]], quelli tibetani restarono in loco. [[Aurel Stein]], un collezionistaarcheologo inglese di origineorigini unghereseungheresi, portò via circa 7000 testi e dipinti oggi conservati al [[British Museum]].<ref name = "Mogao"/> Tra essi spicca il [[Sutra del Diamante]] del [[868]], il più antico testo a [[stampa]] del mondo.
 
Wang si imbarcò in un ambizioso progetto di [[restauro]] dei templi, sia per mezzo di donazioni private che di istituzioni. Oggi le grotte di Mogao sono uno dei più importanti siti [[turismo|turistici]] della regione, oltre che attrattiva per numerose spedizioni scientifiche, anche se la minaccia alla conservazione del sito arriva dalla [[sabbia]] che si è riversata sulle facciata della rupe ricoprendo con un velo le opere, dal [[vento]] che ha eroso la roccia, dall'[[umidità]] che ha deteriorato le opere e dai [[terremoti]] che hanno fratturato la struttura.