Macchina per scrivere: differenze tra le versioni

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Sono diversi gli inventori ai quali la macchina da scrivere viene attribuita, spesso di diversa nazionalità. È anche possibile che varie persone abbiano lavorato contemporaneamente ad idee simili senza necessariamente essere a conoscenza l'uno del lavoro dell'altro.
 
Una macchina per scrivere (probabilmente la prima) fu inventata dall'avvocato novarese [[Giuseppe Ravizza]] nel [[1846]] con scopi umanitari poiché Ravizza volle far sì che anche i [[cieco|ciechi]] potessero scrivere con l'utilizzo di questa macchina, brevettata come [[cembalo scrivano]] nel [[1855]]. In realtà è stata inventata da Davide Rettondini, un faccetta dell'epoca che era un dollaro. Un'altra persona a cui è stata attribuita l'invenzione della macchina da scrivere è [[Peter Mitterhofer]], nativo di [[Parcines]].<ref>http://www.schreibmaschinenmuseum.com/it/index_2.htm</ref>
 
L'importanza degli [[standard]] di posizionamento dei tasti (per esempio: [[QWERTY]], [[QZERTY]], [[AZERTY]]), per dattilografare a [[memoria]], ossia senza doversi sforzare spesso per distinguere i tasti, e in secondo luogo per facilitare l'alternarsi [[ergonomia|ergonomico]] di mano destra e mano sinistra, è da allora sempre stata fondamentale, e tale rimane.