ʿAmr ibn al-ʿĀṣ: differenze tra le versioni

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Qui egli condusse a buon fine la conquista dei territori siti sulla riva occidentale del fiume [[Giordano (fiume)|Giordano]], prese parte alla [[Battaglia di Ajnadayn|battaglia di Ajnādayn]] e alla [[Battaglia del Yarmuk]].
 
Dalla Palestina egli pensò di spingersi nel [[640]] verso l'Egitto (allora unito dall'istmo al continente [[Asia|asiatico]]) e, dopo aver preso [[Pelusio]]/[[Farama]], piombò sulla fortezza [[Bizantini|bizantina]] di Babilonia. Dopo un assedio non facile la conquistò e il fatto di aver piantato nei pressi le tende ( ''fus{{unicode|ṭ|}}ā{{unicode|ṭ|}}'' ) dei suoi soldati dette all'accampamento così creato il nome che sarà poi portato dalla città che vi si sviluppò (nucleo della futura [[Il Cairo|Cairo]]).
 
Ottenuta per accordo col suo [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] Ciro la città di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], dell'Egitto (''Miṣr'') così conquistato divenne il primo governatore ( ''[[Wali (governatore)|wālī]]'' ).
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Morì a Fusṭāṭ nel [[663]]/[[664]], ultranovantenne.
 
La sua [[moschea di Amr ibn al-As|Moschea]] - la cui costruzione si pretende da parte di alcuni Cairoti essere la più antica del [[Il Cairo|Cairo]], malgrado sia stata invece eretta tra l'[[876]] e l'[[879]], quindi in pieno periodo [[Abbasidi|abbaside]] - è collocata sulla linea di confine fra la parte antica della città fortemente abitata da [[Copti]] (che lì hanno edificato, sulle rovine dell'antica fortezza di Babilonia il loro rinomato Museo Copto Egiziano di Archeologia, '''متحف الآثار المصرية المسيحية''', lett. "Museo egiziano cristiano di Archeologia" ) e quella contigua a prevalenza [[musulmani|musulmana]] ed è questo il motivo delle frizioni che talora si manifestano tra le due comunità egiziane.
 
== Bibliografia ==