Mutazilismo: differenze tra le versioni

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Il '''mutazilismo''', '''mutazila''' o '''mutazilamuʿtazila''' è una scuola di pensiero [[teologia|teologico]] [[islam]]ico comparsa nell'[[VIII secolo]]. Sviluppatasi secondo i principi della [[logica]] e del [[razionalismo]] (''[[kalam]]''), cercava di combinare questi principi con le dottrine [[islam]], dimostrandone nel contempo la compatibilità.
 
Nata dal [[sunnismo]], l'approccio mutazilita conobbe momenti di grande diffusione, e vi furono dei periodi in cui il mutazilismo fu la "dottrina di Stato" nel [[califfo|califfato]] [[abbasidi|abbaside]], ma esso fu abbandonato nel [[XIII secolo]]. Oggigiorno alcuni suoi aspetti si ritrovano solo nello [[sciismo]] di orientamento [[Zaydismo|zaydita]].
 
== Etimologia ==
La parola ''mutazilismo'' ({{Arabo| المعتزلة |al-muʿtazila }}) ha varie etimologie, pregnecariche di significati non sempre concordanti.
 
L'interpretazione a lungo più accreditataseguita è quella che vorrebbe che il suo fondatore, [[Wasil ibn 'Ata'|Wāṣil b. ʿAṭāʾ]], abbia abbandonato ilun consesso guidato da [[madhhabal-Hasan al-Basri|al-Ḥasan al-Baṣrī]] ufficiale perché le sue idee sicontrastavano opponevanocon allale tradizioneposizioni islamicadel ortodossadotto [[Bassora|basriota]] in materia di peccato del [[musulmano]] ma la tradizione vuole che essa derivi dal verbo '''اعتزل''' ''iʿtazala'', ovvero «se n'andò», riferito alla conclusione d'una discussione riguardante il destino dell'uomo e la sua capacità o meno di creare le proprie azioni, anche se [[Carlo Alfonso Nallino]] ha dimostrato che il nome deriva dall'atteggiamento "neutrale" che caratterizzava i mutaziliti sul problema del peccatore, rispetto a chi cioè - come i [[Kharigiti]] lo qualificava come un [[apostata]] (''murtadd'' ) e chi invece - come [[al-Hasan al-Basri|al-Ḥasan al-Baṣrī]] - lo indicava come un "ipocrita" (''munāfiq'' ), mentre il Mutazilismo si limitava e definirlo semplicemente (e temporaneamente, fino al pentimento del peccatore) un "empio" (''fāsiq'' ).<ref>"Sull'origine del nome dei Mu'taziliti", in ''[[Rivista degli Studi Orientali|RSO]]'', vii [1916]).</ref>
 
Secondo [[Roger Arnaldez]] invece:<ref>"''Les textes fondamentaux de la pensée en Islam''", a p. 35 di [[Le Point]], edizione del novembre-dicembre 2005.</ref>