Storia degli Stati Uniti d'America (1988-presente): differenze tra le versioni

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[[File:Bush Ground Zero.jpg|250px|thumb|right|Il Presidente Bush parla ai soccorritori a [[Ground Zero]] il 14 settembre 2001: "Vi posso sentire. Il resto del mondo vi sente. E le persone che hanno abbattuto questi palazzi presto ci ascolteranno tutti"]]
La mattina dell'11 settembre 2001, quattro aerei di linea vennero dirottati. Due di essi vennero fatti schiantare nelle torri del [[World Trade Center]] di New York e un terzo nel [[Il Pentagono|Pentagono]] di [[Arlington (Virginia)]], distruggendo entrambe le torri e uccidendo poco meno di 3.000 persone. Il quarto aereo si schiantò nella [[Pennsylvania]] Meridionale, dopo che alcuni passeggeri lottarono contro i dirottatori e si ritiene che abbiano provocato lo schianto. L'immenso shock, la tristezza e la rabbia provocati dagli attacchi alterarono profondameteprofondamente l'umore della nazione; [[Osama bin Laden]] e i suoi terroristi di [[al Qaeda-Qāʿida]] rivendicarono l'attacco e il presidente Bush dichiarò la "[[guerra al terrore]]".
 
Il Congresso approvò diverse misure per proteggersi da futuri attacchi, compresa la creazione del [[Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti]] e l'approvazione dello [[USA PATRIOT Act]], che venne criticato da gruppi quali l'[[American Civil Liberties Union]]. La risposta militare degli Stati Uniti fu l'[[Invasione statunitense dell'Afghanistan]], il [[7 ottobre]] 2001, che aveva come obiettivo al Qaeda-Qāʿida e il governo dei [[Talebani]] che gli aveva fornito supporto e ospitalità. Agli USA si unì una coalizione di forze provenienti da più di una dozzina di nazioni, che riuscì nel rimuovere i talebani dal potere, anche se continuano i combattimenti tra le forze della coalizione e diverse fazioni afgane.
 
All'indomani dell'11 settembre, il [[Prodotto Interno Lordo|PIL]] accrebbe del 2,8%. Nella seconda metà del [[2002]] si presentò un più importante problema a medio termine, il pesante declino della borsa, alimentato in parte dall'esposizione degli scandali finanziari nel [[2002]], dovuti a dubbie operazioni finanziarie di grandi compagnie. Un secondo problema fu la disoccupazione, che ebbe il più lungo periodo di crescita mensile dagli anni della [[Grande depressione]]. La robustezza del mercato da un lato, combinata con il tasso di disoccupazione dall'altro, porto alcuni economisti e politici a definire la situazione come un "jobless recovery", cioè un momento dove all'andamento economico positivo non corrisponde un incremento dell'occupazione. Comunque gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] tra il 2003 ed il 2005 ebbero una significativa ripresa economica dalla recessione post 11 settembre, che alcuni attribuiscono alla politica presidenziale di taglio delle imposte, altri alla rivitalizzazione dell'industria bellica causata dalle nuove guerre in [[Medio Oriente]].
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Infatti, il [[Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite]] non approvò l'invasione ma l'amministrazione perseguì nella sua politica unilaterale inviando il 20 marzo del [[2003]] una potente forza militare, supportata da una coalizione di alleati che includeva la [[Gran Bretagna]], l'[[Italia]], l'[[Australia]], la [[Polonia]] e la [[Spagna]].
 
Dopo sei settimane di combattimento tra le truppe della coalizione e l'esercito itachenoiracheno, le prime si erano assicurate il controllo di molte regioni chiave; Saddam aveva lasciato il suo palazzo, il suo regime era chiaramente giunto al termine. Il [[1 maggio]] Bush dichiarò, sotto un cartello che recitava "missione compiuta", che le principali operazioni terrestri erano in via di conclusione. I figli di Saddam Hussein, [[Qusay Hussein|Qusay]] e [[Uday Hussein|Uday]], vennero uccisi da truppe statunitensi e lo stesso Saddam venne catturato nel dicembre 2003 e preso in custodia. Cionondimeno, i combattimenti contro gli insorti iracheni continuarono e crebbero durante il periodo delle [[Elezioni presidenziali statunitensi del 2004]] e oltre.
 
Con le perdite in aumento e il costo dell'invasione e ricostruzione dell'Iraq stimato in oltre 200 miliardi di dollari, la guerra ha perso circa un terzo dei suoi sostenitori negli USA a partire dall'annuncio della fine delle operazioni principali. Sondaggi recenti suggeriscono che il malcontento internazionale nei confronti degli USA è ai massimi storici, con la maggioranza della popolazione europea che ritiene che gli USA siano troppo potenti e agiscano principalmente per i propri interessi, e una vasta maggioranza nelle nazioni a prevalenza musulmana che credono che gli Stati Uniti siano arroganti, guerrafondai o disposti all'odio nei confronti dell'Islam. [http://people-press.org/commentary/display.php3?AnalysisID=46]
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== Amministrazione Obama ==
In seguito alla crisi finanziaria del 2008,le elezioni vengono vinte dal partito democratico che elegge il primo presidente neroafro-americano della storia americana, Barack Obama.
 
== Note ==