Panzer-Division: differenze tra le versioni

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== Storia ==
{{vedi anche|storia delle Panzer-DivisionenDivision nella seconda guerra mondiale}}
La creazione delle prime tre ''Panzer-DivisionenDivision'' si ebbe il [[15 ottobre]] [[1935]]: la [[1. Panzer-Division (Wehrmacht)|''1. Panzer-Division'']] a [[Weimar]] al comando del tenente generale [[Maximilian von Weichs]], la [[2. Panzer-Division (Wehrmacht)|''2. Panzer-Division'']] a [[Würzburg]] sotto il comando del maggior generale [[Heinz Guderian]] e la [[3. Panzer-Division (Wehrmacht)|''3. Panzer-Division'']] a [[Berlino]] sotto la guida del maggior generale [[Ernst Feßmann]].
 
Il [[10 novembre]] [[1938]] vennero costituite due nuove Panzer-Division: la [[4. Panzer-Division (Wehrmacht)|4.]] (maggior generale [[Georg-Hans Reinhardt]]) e la [[5. Panzer-Division (Wehrmacht)|5.]] (maggior generale [[Heinrich von Vietinghoff]]) e vennero organizzati numerosi altri reparti corazzati subordinati. La [[Germania]] entrò in guerra il [[1 settembre]] [[1939]] con queste cinque divisioni corazzate, rafforzate da quattro cosiddette "Divisioni leggere" (''Leichte division'') dotate di un solo battaglione di carri, e da un [[Panzer-Division Kempf|''Panzer-verband Kempff'']] (formazione ''ad hoc'' equivalente ad una divisione a ranghi ridotti schierata in Prussia orientale), presto trasformata in [[10. Panzer-Division (Wehrmacht)|10. Panzer-Division]] (maggior generale [[Ferdinand Schaal]]).
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=== Seconda guerra mondiale ===
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-187-230-06A, Russland, Panzer III.jpg|thumb|left|[[Panzer III]] in azione nella steppa russa nell'estate 1941.]]
Le PanzerdivisionenPanzerdivision entrarono [[campagna di Polonia|in azione in Polonia]] raggruppate operativamente in corpi d'armata motorizzati, e avanzarono rapidamente in profondità nel territorio polacco, sbaragliando facilmente la resistenza nemica, dando una prima dimostrazione dell'efficienza degli uomini delle ''Panzertruppen'' e della validità delle tattiche della [[Guerra lampo]] studiate dagli esperti della Wehrmacht. Nonostante alcune difficoltà legate alle modesta potenza dei carri armati (principalmente mezzi leggeri [[Panzer I]] e [[Panzer II]]), le divisioni corazzate diedero buona prova e durante l'inverno [[1939]]-[[1940|40]] anche le quattro ''Leichte Division'' vennero trasformate in PanzerdivisionenPanzerdivision (numerate da 6 a 9) con l'aggiunta di nuovi reggimenti corazzati, dotati anche di carri armati di origine ceca, [[Panzer 35(t)]] e [[Panzer 38(t)]].
 
Il [[10 maggio]] [[1940]] le dieci Panzerdivision parteciparono al [[Campagna di Francia|''Fall Gelb'']], la grande offensiva sul fronte occidentale; sette divisioni corazzate sferrarono l'attacco decisivo sulla [[Mosa (fiume)|Mosa]] e avanzarono, dopo aver travolto le difese francesi, fino alla [[La Manica|Manica]], accerchiando le forze alleate e imprimendo una svolta decisiva alla campagna. Dopo la [[battaglia di Dunkerque]], le PanzerdivisionenPanzerdivision entrarono in azione anche nella seconda fase dell'offensiva tedesca e coronarono trionfalmente la vittoria totale del [[Terzo Reich]], raggiungendo le coste della [[Bretagna]], la [[Loira]] e il [[Rodano (fiume)|Rodano]].
In vista dei molteplici impegni della Wehrmacht e dei progetti di Hitler di attacco decisivo all'[[Unione Sovietica]], nell'inverno 1940-41, l'Alto comando tedesco costituì dieci nuove divisioni corazzate (numerate da 11 a 20), riducendo però il numero di carri disponibili in ciascuna divisione: un solo reggimento corazzato con due o tre battaglioni e 160-190 mezzi corazzati (con una maggior percentuale di carri medi Panzer III e IV). Nella primavera [[1941]] le PanzerdivisionenPanzerdivision invasero rapidamente la [[Jugoslavia]] e la [[Grecia]] e respinsero in mare le truppe britanniche sbarcate nei [[Penisola balcanica|Balcani]], due divisioni corazzate furono inviate in [[Africa]] e contribuirono in modo decisivo ad arrestare l'avanzata inglese in [[Libia]], mentre le restanti diciannove PanzerdivisionenPanzerdivision parteciparono dal [[22 giugno]] 1941 all'[[Operazione Barbarossa]].
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-478-2166-37, Italien, Panzer V (Panther), Panzersoldat.jpg|thumb|right|140px|Ufficiale delle Panzertruppen sulla torretta del suo carro [[Panzer V Panther|Panther]].]]
La nuova gigantesca offensiva si dimostrò subito molto dura: malgrado la netta superiorità tattica e operativa delle unità corazzate tedesche, la resistenza delle numerose forze meccanizzate nemiche, il logorio delle distanze e del clima, misero a dura prova le truppe tedesche che, dopo una snervante avanzata estiva, furono duramente fermate e respinte dalla controffensiva dell'[[Armata Rossa]] alle [[battaglia di Mosca|porte di Mosca]] ([[5 dicembre]] [[1941]]), che inflisse unna prima sanguinosa sconfitta alla Wehrmacht.
 
Dopo la drammatica battaglia invernale sul fronte russo, l'Esercito tedesco si riorganizzò in primavera, e potenziò le sue forze corazzate costituendo sei nuove PanzerdivisionenPanzerdivision e inserendo reparti corazzate nelle unità [[Waffen-SS]] e nelle divisioni motorizzate. A [[giugno]] 1942 la Wehrmacht fece un nuovo tentativo di vincere la guerra all'est con una [[Operazione Blu|massiccia offensiva]] verso il [[Volga]] e il [[Caucaso]]: le nove divisioni corazzate impegnate avanzarono in profondità e raggiunsero [[Stalingrado]] ([[23 agosto]]), ma le forze sovietiche organizzarono una dura resistenza e il [[19 novembre]] [[Operazione Urano|passarono al controffensiva]] accerchiando un gran numero di reparti tedeschi, tra cui tre PanzerdivisionenPanzerdivision.
 
Durante l'inverno [[1942]]-[[1943]], le divisioni corazzate tedesche, richiamate anche da altri fronti, combatterono continuamente per fermare l'avanzata generale sovietica, riuscendo, nel [[marzo]] [[1943]] a stabilizzare la situazione a [[Terza battaglia di Char'kov|Char'kov]], ma ormai la guerra stava evolvendo a sfavore della Germania. La Panzerwaffe perse cinque divisioni corazzate in [[Russia]] e altre tre in [[Nord Africa]] (dove le forze anglosassoni avevano ottenuto una netta superiorità) entro la primavera del 1943.
 
Dopo queste sconfitte le PanzerdivisionenPanzerdivision della Wehrmacht e delle Waffen-SS, ancora aumentate numericamente e rafforzate con i nuovi carri medi [[Panzer V Panther|Panther]], furono sempre più costrette sulla difensiva su tutti i fronti e dovettero spesso essere dirottate da un settore critico all'altro per frenare o rallentare le continue offensive nemiche. Dopo l'ultima deludente offensiva sul fronte orientale ([[battaglia di Kursk]]), le divisioni corazzate all'est, dove rimasero in grande maggioranza per tutta la guerra, continuarono a combattere con abilità e coraggio, contraccando localmente (a [[Quarta battaglia di Char'kov|Bogodukhov]], [[Controffensiva di Žitomir|Žitomir]], [[Kryvyj Rih|Krivoj Rog]], [[battaglia di Korsun-Sevcenkovskij|Čerkasy]]) per contrastare le sempre più potenti forze sovietiche e guadagnare tempo.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1976-124-12A, Russland, Infanterie und Panzer im Kampf.jpg|thumb|left|Panther e granatieri tedeschi in azione durante le battaglie finali sul fronte est.]]
In [[Italia]] e in [[Normandia]] i reparti corazzati tedeschi tentarono invano di evitare l'invasione alleata del continente. Nell'estate [[1944]] le PanzerdivisionenPanzerdivision subirono perdite durissime sia a est ([[operazione Bagration]]) che in [[sbarco in Normandia|Normandia]], ma in [[agosto]] e [[settembre]] furono in grado ancora di contrattaccare in [[Polonia]], nel [[Paesi Baltici|Baltico]] e in [[Ungheria]], mentre all'ovest in [[dicembre]] Hitler sferrò un'ultima [[Offensiva delle Ardenne|grande offensiva di sorpresa nelle Ardenne]] con nove PanzerdivisionenPanzerdivision che per un momento mise in difficoltà le forze anglo-americane.
 
Dopo il fallimento di questo disperato contrattacco, le divisioni corazzate furono concentrate all'est per impedire l'invasione della [[Germania]]: in Ungheria, sul [[lago Balaton|Balaton]] e in [[Pomerania]], a febbraio e marzo [[1945]]. le PanzerdivisionenPanzerdivision sferrarono i loro ultimi attacchi contro l'Armata Rossa, mentre nel Reich venivano affrettatamente costituite nuove deboli divisioni corazzate "fantasma" per cercare di evitare la disfatta finale.
 
Il crollo finale del Terzo Reich, di fronte all'offensiva finale sovietica sull'[[Oder]] e all'avanzata alleata da ovest, si verificò a [[maggio]] 1945, mentre le PanzerdivisionenPanzerdivision (l'ultimo ordine di battaglia tedesco enumerava ancora oltre trenta divisioni corazzate teoricamente operative), ridotte a pochi carri armati ma ancora combattive e orgogliose, si arresero con ordine e disciplina, in maggioranza ripiegando verso ovest per consegnarsi alle truppe anglosassoni ed evitare la prigionia sovietica.
 
Durante tutta la guerra le PanzerdivisionenPanzerdivision mantennero sempre un'elevata efficienza e guadagnarono grande rispetto da parte degli avversari; subirono la perdita di oltre 18.000 carri armati solo sul fronte est, ma rivendicarono la distruzione di oltre 90.000 mezzi corazzati del nemico.
 
=== Struttura ===
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] la teoria voleva che le ''Panzer-DivisionenDivision'' fossero organizzate in due brigate, ma spesso si riuscì ad impostarne solo una composta da due [[Reggimento|reggimenti]] corazzati binari (vale a dire con due [[Battaglione|battaglioni]] di tre [[Compagnia (unità militare)|compagnie]] ciascuno) più uno, anch'esso binario, di [[fanteria motorizzata]]: in totale 324 carri armati supportati inoltre da un battaglione motociclisti e da reparti addetti alla [[ricognizione]], all'[[artiglieria]], al [[genio militare]], alle trasmissioni, ai rifornimenti, all'amministrazione e all'assistenza medica.<ref name=okh>{{cita web|url=http://www.okh.it/units/frameunits.htm|titolo=Unità dello Heer|opera=okh.it|accesso=18 ott 2010}}</ref>
 
Nel 1941 le divisioni corazzate furono ridotte ad un solo reggimento corazzato binario facendo così scendere il numero dei carri a 196, ma in compenso la fanteria motorizzata si identificava in due reggimenti anziché in uno. La [[battaglia di Kursk]] fece inoltre sì che alcune unità ricevettero un ulteriore battaglione corazzato, e a tutte fu assegnato un battaglione [[Armi contraerei|contraereo]]. Nel [[1944]] invece l'andamento della guerra, sfavorevole per la Germania, impose numerose eccezioni alle regole finora seguite.<ref name=okh/>
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* [[Heinrich Eberbach]] - ufficiale delle truppe corazzate, protagonista, con la [[4. Panzer-Division (Wehrmacht)|4. Panzer-Division]], in molte battaglie su tutti i fronti europei; venne catturato in Normandia
* [[Meinrad von Lauchert]] - ufficiale esperto e capace, partecipò con distinzione alla [[offensiva delle Ardenne]]
* [[Hermann von Oppeln-Bronikowski]] - ufficiale tra i più valorosi delle PanzerdivisionenPanzerdivision, fu presente a [[Operazione Urano|Stalingrado]] e in [[sbarco in Normandia|Normandia]]
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2005-0047, Walther von Hünersdorff.jpg|thumb|right|120px|[[Walther von Hünersdorff]], comandante dei panzer della 6. Panzer-Division, cadde a Kursk.]]
* [[Walther von Hünersdorff]] - in combattimento con la [[6. Panzer-Division (Wehrmacht)|6. Panzer-Division]], fu ucciso sul campo di [[battaglia di Kursk]]
* [[Wolfgang Thomale]] - principale collaboratore del generale Guderian nello sviluppo organizzativo e teorico delle PanzerdivisionenPanzerdivision
* [[Wilhelm Ritter von Thoma]] - comandante dei panzer durante la [[guerra di Spagna]], combatté con l'[[Afrikakorps]] e venne catturato a [[seconda battaglia di El Alamein|El Alamein]]
* [[Erhard Raus]] - generale tra i più esperti di tattiche corazzate, combatté per anni sul fronte orientale
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== Bundeswehr ==
[[File:Leopard 2A4 Austria 4.JPG|thumb|left|240px|Un carro armato [[Leopard 2]], il mezzo da combattimento principale della Panzer-Division della [[Bundeswehr]].]]
Dopo la ricostituzione nel [[1955]] delle forze armate della [[Germania occidentale|Germania federale]] inserita nell'[[Alleanza Atlantica]] con il nome di ''Bundewehr'', vennero rapidamente organizzate le nuove PanzerdivisionenPanzerdivision, riccamente equipaggiate con materiale inizialmente statunitense ma in seguito anche di produzione nazionale, e schierate in prima linea per difendere l'Europa occidentale in caso di attacco del [[Patto di Varsavia]]. Le PanzerdivisionenPanzerdivision della Bundeswehr giocavano un ruolo fondamentale nei piani della [[NATO]] durante la [[Guerra Fredda]] ed erano considerate le unità più efficienti, dopo le [[US Army|unità corazzate americane]], tra quelle schierate in Europa. Nel momento di massimo sviluppo, la Bundeswehr allineava cinque PanzerdivisionenPanzerdivision (1., 5., 7., 10. e 11. Panzer-Division) con quasi 4.000 carri armati.
 
Dopo la fine della Guerra fredda, la Bundeswehr ha ridotto le sue forze sciogliendo tre PanzerdivisionenPanzerdivision. Oggi le due divisioni corazzate rimaste sono organizzate su due brigate carri contenenti un battaglione corazzato e due meccanizzati (tranne la ''1. Panzerdivision'' che ha due battaglioni corazzati e uno meccanizzato nella sua ''9. Panzerbrigade'', e nella ''21. Panzerbrigade'' manca di un battaglione meccanizzato) più i battaglioni [[artiglieria]] e AA e le compagnie servizi. La ''10. Panzerdivision'' ha una brigata da montagna invece di corazzata.
 
== Note ==