Lentulo Batiato: differenze tra le versioni

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Batiato fu uno dei più famosi [[lanista|lanisti]] del suo tempo, e l' unico di cui si sia mantenuta la memoria fino ai tempi moderni. Viveva a [[Capua antica|Capua]], dove si trovava il suo ''[[Ludus (palestra)|ludus gladiatorius]]'', e immerso nel lusso riceveva i più facoltosi [[Roma antica|cittadini romani]], per lo più [[Patrizio (storia romana)|patrizi]], [[Senato romano|senatori]] ed ''[[Ordine equestre|equites]]'', per i quali organizzava duelli tra [[gladiatore|gladiatori]], generalmente considerati tra i più spettacolari e apprezzati, oltre che i meglio pagati di tutta quanta l' [[Italia]].
 
Nel [[73 a.C.|73 avanti Cristo]] la sua scuola fu la culla della rivolta del [[gladiatore]] [[Spartaco]] e dei suoi compagni, destinata a divenire la scintilla della [[terza guerra servile]].<ref>[[Plutarco]], ''Vita di Crasso'', 8.</ref>, la più grave della storia [[Repubblica romana|repubblicana]] in quanto ebbe luogo in territorio [[Storia d'Italia|italico]], minacciando di coinvolgere direttamente la stessa [[Roma antica|Roma]]. La fine di Batiato è tuttora avvolta nel mistero, ma è ragionevole supporre che sia stato ucciso dagli [[Schiavitù nell'antica Roma|schiavi]] ribelli, o che sia riuscito a scappare soltanto per subire un destino piuttosto umiliante, data la sua incapacità di anticipare e contenere i rivoltosi.
 
==Bibliografia==