Giuseppe Aonzo: differenze tra le versioni

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Dopo poco tempo viene nominato [[guardiamarina]] di complemento.
 
Il suo nome è legato a quello del Capitano di corvetta [[Luigi Rizzo]] col quale partecipa il [[10 giugno]] [[1918]], all'[[Impresa di Premuda]] in cui i due [[MAS]] 15 e 21, guidatai rispettivamente da Rizzo e Aonzo, attaccarono una formazione austriaca comprendente le due corazzate [[SMS Szent István|Santo Stefano]] e [[SMS Teghetoff|Teghetoff]]. Nell'azione, il MAS 15 guidato da Rizzo lanciò i siluri e uno esplose contro la [[SMS Szent István|corazzata Santo Stefano]] che affondò; invece il MAS 21 guidato da Aonzo lanciò i siluri e uno colpì la [[SMS Teghetoff|Teghetoff]]. Tuttavia la mancata esplosione del siluro impedì l'affondamento della seconda corazzata austriaca.<ref>I due equipaggi:
Il suo nome è legato a quello del Capitano di corvetta [[Luigi Rizzo]] col quale partecipa<ref>I due equipaggi:
*'''MAS 15''': capitano di corvetta [[Luigi Rizzo]], capo timoniere di 2ª classe Armando Gori, cannoniere Giorgio Varchetta, fuochista Salvatore Annaloro, fuochista Giuseppe De Fano, torpediniere Eraldo Bertucci, marò Letterio Donato, marò Francesco Bagnato, volontario motonauta Emilio Manfredi.
*'''MAS 21''': guardiamarina Giuseppe Aonzo, nocchiere Luigi Rossi, cannoniere Querino Capuano, torpediniere Bruno Santarelli, torpediniere Lorenzo Feo, fuochista Giovanni Calipari, fuochista Ugo Tomat.</ref><ref>[http://www.istriadalmaziacards.com/html/pop_cart_dett.php?IDCart=1649 L'equipaggio italiano che, sotto il comando di Luigi Rizzo, affrontò in mare aperto la flotta austriaca ed affondò la corazzata Santo Stefano]</ref>, il [[10 giugno]] [[1918]], all'[[Impresa di Premuda]] che porta all'affondamento della [[SMS Szent István|corazzata Santo Stefano]].<ref>L'[[impresa di Premuda]] ha avuto una rilevanza tale che il [[13 marzo]] [[1939]] la data dell'incursione fu scelta come Festa della Marina.</ref> Questa azione gli vale la Medaglia d'oro al volor militare e la promozione a Sottotenente di Vascello.
 
Dopo la fine della prima guerra mondiale abbandona la Regia Marina, torna alla città natale e al suo lavoro a bordo di navigli mercantili.