La [[tassonomia]] di questa specie è piuttosto confusa. ''Piliocolobus foai'' era ritenuto, insieme a tutti gli altri [[Piliocolobus|colobi rossi]], una [[sottospecie]] di ''[[Piliocolobus badius]]''<ref>{{citeCita booklibro |authorautore=Rowe, N. |yearanno=1996 |titletitolo=The Pictorial Guide to the Living Primates |publishereditore=Pogonia Press, Charlestown, Rhode Island |isbnid=ISBN 0-9648825-0-7}}</ref>. Quando venne elevato al rango di specie separata gli venne inizialmente assegnato il [[nome scientifico]] di ''Piliocolobus oustaleti'' ([[Édouard Louis Trouessart|Trouessart]], 1906)<ref name= Kingdon>{{citeCita booklibro |authorautore=Kingdon, J. |yearanno=1997 |titletitolo=The Kingdon Guide to African Mammals |publishereditore=Academic Press Limited, London |isbnid=ISBN 0-12-408355-2}}</ref>, ma si trattava di una svista, dato che il [[taxon]] ''foai'' precede l'''oustaleti'' di 7 anni<ref name=msw3/>. Inoltre veniva considerato come sua sottospecie il taxon ''tephrosceles''<ref name= Kingdon/>, ma in seguito agli studi di [[Colin Groves|Groves]] (2001) anche quest'ultimo è stato riconosciuto come una specie separata, il [[Piliocolobus tephrosceles|colobo rosso dell'Uganda]]. Per come viene considerato attualmente, il colobo rosso dell'Africa Centrale viene suddiviso in 5 sottospecie, nonostante varino molto a seconda dell'autore e siano molto difficili da distinguere l'una dall'altra<ref name=msw3/>: