Terra bruciata (guerra): differenze tra le versioni

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===Altri popoli===
Sappiamo che spesso veniva utilizzata dai [[Daci]] la tattica della [[Terra bruciata (guerra)|"''terra bruciata''"]], come avvenne durante la [[conquista della Dacia#anno 101|prima campagna di Traiano]] nel [[101]]. Le armate daciche preferirono inizialmente ritirarsi verso l'interno, ripetendo quanto avevano già sperimentato con successo nell'[[86]] contro [[Cornelio Fusco]] e l'esercito di [[Domiziano]]; la speranza era di costringere il nemico romano ad abbandonare le linee di comunicazione ed approvvigionamento, oltre ad isolarlo nel cuore delle montagne della [[Transilvania]]. Le sculture della Colonna, infatti, mostrano fortezze deserte, greggi distrutte, colline abbandonate, e qualche spia dacica in attesa delle future mosse dell'esercito romano. Durante la marcia di avvicinamento viene segnalato da [[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]] un solo attacco delle avanguardie del popolo [[germani]]co dei [[Buri (popolo)|Buri]], alleati dei [[Daci]].<ref>Cassio Dione, LVIII, 8, 1.</ref> Ma [[Traiano]] che era un'abile e navigato generale, continuò a procedere verso l'interno con la massima cautela, preoccupandosi che la sua avanzata fosse al riparo da possibili imboscate, costruendo strade, ponti e forti lungo il suo cammino.<ref>Julian Bennet, ''Trajan, Optimus Princeps'', Bloomington 2001, p. 92.</ref>
 
==Epoca moderna==