Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino: differenze tra le versioni

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La chiesa, malgrado le apparenze, è di recente costruzione; essa, infatti, risale alla fine dell’[[XIX secolo|Ottocento]], costruita da [[Francesco Vespignani]] tra il [[1892]] e il [[1896]], su un terreno donato dai [[Cavalieri di Malta]] ai Benedettini, che ne fecero, con l’annesso monastero e l’Università Teologica, il loro centro a Roma, sede dell’[[Abate]] Primate dell’Ordine.
 
La chiesa è in stile [[neoromanico]], costruita dal Vespignani su progetto dell’abate benedettino [[belga]] [[Ildebrando dide Hemptinne]]. L’interno si presenta a tre [[navate]], divise tra loro da colonne di [[granito]], con soffitto a [[capriate]] e [[abside]] decorata a [[mosaico]]; enorme è la [[cripta]] a cinque navate. La chiesa è costruita sui resti di una ''[[domus romana]]'' del [[II secolo|II]]-[[III secolo d.C.]] (visibili nei sotterranei della chiesa); da questa ''domus'' proviene un mosaico, conservato nel monastero, raffigurante il ''[[Orfeo|Mito di Orfeo]]''.
 
La chiesa è nota, soprattutto ai romani, per le splendide esecuzioni di [[canto gregoriano]] offerte dai [[monaci]] durante le celebrazioni [[Liturgia|liturgiche]] domenicali.