Ciclo Tebano: differenze tra le versioni

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Il '''Ciclo tebano''' è un gruppo di [[poema epico|poemi epici]] (oggi quasi completamente perduti) che narrava la storia mitologica della città di [[Tebe (Grecia)|Tebe]].<ref>Per una narrazione dei fatti raccontati dal mito riguardanti la città di Tebe, vedi [[Saga tebaica]].</ref>
#REDIRECT [[Saga tebaica]]
 
I poemi erano i seguenti:
 
* L'[[Edipodia]], poema in 6600 versi (poco meno della metà dell'''[[Iliade]]'') attribuito a Cinetone di Sparta, narrava la storia di [[Edipo]], che senza saperlo uccise il padre [[Laio]] e sposò la madre [[Giocasta (mitologia)|Giocasta]], e della sua fuga da Tebe quando venne a conoscenza della verità. Di questo poema sappiamo con certezza i figli di Edipo [[Eteocle]] e [[Polinice (mitologia)|Polinice]] non erano nati da rapporti incestuosi di Edipo con la moglie e madre Giocasta, ma da un suo precedente matrimonio con [[Eurigania]].<ref>Tale mito ispirò le tragedie di [[Sofocle]] su Edipo: ''[[Edipo re]]'', ''[[Edipo a Colono]]'' ed ''[[Antigone (Sofocle)|Antigone]]''.</ref>
 
* La [[Tebaide (poema)|Tebaide]], attribuita in tempi antichi dubitativamente ad Omero, era un breve componimento che cantava la guerra fratricida tra [[Eteocle]] e [[Polinice (mitologia)|Polinice]], figli di Edipo, per la conquista di Tebe. I due fratelli si erano accordati per regnare un anno a testa, ma allo scadere del proprio anno Eteocle non aveva voluto cedere il trono. Così Polinice, con l’appoggio del re di [[Argo (Grecia)|Argo]] [[Adrasto]], aveva dichiarato guerra al proprio fratello ed alla propria patria. La vicenda veniva narrata dal punto di vista degli aggressori. Sette condottieri venivano messi a presidiare le sette porte della città, ma alla fine la vittoria arrideva all'esercito tebano di Eteocle. I due fratelli si davano la morte l'un l'altro, venendosi così a compiere un'antica profezia che aveva previsto lo svolgersi dei fatti.<ref>Tale mito ispirò le tragedie ''[[I sette contro Tebe]]'' di [[Eschilo]] e ''[[Le fenicie]]'' di [[Euripide]].</ref>
 
* Gli [[Epigoni (poema)|Epigoni]], attribuiti ad Omero e (più plausibilmente) ad [[Antimaco di Teo]], erano un poema in 7000 versi che raccontava la seconda guerra per la comquista di Tebe: dieci anni dopo la battaglia raccontata dalla Tebaide, i figli dei condottieri sconfitti si riunivano sotto la guida di [[Alcmeone]] per tentare nuovamente l'impresa, che questa volta aveva successo: Tebe viene saccheggiata.
 
* l'[[Alcmeonide]], anonima, narrava le gesta dell'epigono Alcmeone, figlio di [[Anfiarao]], che vendicò la morte del padre caduto nella guerra dei Sette uccidendo sua madre Erifile, poiché lo aveva spinto a parteciparvi, e venne di conseguenza perseguitato dalle [[Erinni]], personificazioni della vendetta.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{en}} ''Greek epic fragments'', a cura di Martin L. West, Loeb Classical Library, Harvard University Press, 2003. ISBN 0-674-99605-490000
 
==Voci correlate==
* [[Riassunto della storia mitologica di Tebe]]
 
{{Portale|Letteratura|mitologia greca}}
 
[[categoria:Poemi epici]]
[[categoria:Opere letterarie greche]]