Agostino Gallo (agronomo): differenze tra le versioni

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Altrettanto interessanti di quelle casearie le pagine sulla trasformazione dell'[[uva]] in [[vino]], nelle quali Gallo attesta la radicale differenza tra i vini italiani e quelli della [[Francia]], dove si è già imposto il gusto moderno del vino, tanto che, come ricorda l'autore bresciano, i cavalieri francesi sono incapaci di bere il vino lombardo, che è ancora il vino medievale, acetoso, oscuro e torbido, privo di ogni aroma, perduto nella troppo lunga [[fermentazione]]. Non meno significative le pagine sull'agrumicoltura del [[Garda]], al tempo di Gallo ricchissima attività economica fondata su una tecnologia serricola eccezionalmente avanzata.
 
Iniziata con Gallo, l'[[agronomia]] europea del [[Rinascimento]] si compirà col capolavoro dell'epoca, l'opera del francese [[Olivier de Serres]], che non cita mai l'autore italiano, <ref name="saltini">Antonio Saltini, che ha compiuto l'esame comparato delle due opere, ha riconosciuto che più di un'idea del De Serres erano tratte dal precursore lombardo, e conferma pertanto che Agostino Gallo debba essere considerato il primo agronomo dell'Europa moderna.</ref>.
 
==Opere==