Blocco ferroviario: differenze tra le versioni

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ma manco per niente: un extrarapido AT è un dispositivo di sicurezza, ad esempio, che non ha nulla a che vedere con il blocco ferroviario. Anche una condotta freno a depressione è un dispositivo di sicurezza, etc.
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L'espressione '''blocco ferroviario''' definisce l'insieme di sistemi di sicurezza del traffico [[ferrovia]]rio, definiti ancheun [[regime di circolazione|regimi di circolazione]], cheampiamente permettonodiffuso dinel regolaretraffico in tutta sicurezza la circolazione dei treni su una determinata linea o rete di lineeferroviario.
 
L'insieme di norme e di dispositivi che costituiscono un cosiddetto ''regime di blocco'' si basa di massima sull'assuntosulla chesuddivisione di un trenopercorso debbaferroviario in brevi tratte chiamate ''bloccarsisezioni di blocco'' allache, finesalvo delladeroghe trattaal perregime, cuipossono hacontenere ottenutoun lasolo viatreno liberaalla sevolta. nonLa ricevepossibilità (odi haaccedere ricevuto)a unciascuna consensotratta esplicitoè (mediantecondizionata segnale,dall'aspetto mediantedi dispaccioun scrittosegnale ofornito comunicazioneall'inizio radiodella registrata)tratta (a proseguiresua nellavolta successivatipicamente tratta:preceduto essoda pertanto traduceun una condizionesegnale di circolazioneavviso inposto cuia ladebita regolazionedistanza), dellail marciaquale segnale è effettuatasubordinato dividendoalla lapresenza lineao inmeno trattedi precisamenteveicoli individuatesulla chiamatetratta ''sezioniche didelimita, blocco''realizzando incosì cuidi lefatto condizioniun disistema percorribilitàper (viadistanziare libera,i treni (o impedita,più oin viagenerale libera"proteggerli" congli limitazioniuni particolaridagli altri) sononon definitecondizionato all'iniziodalla dellavisuale stessadei conducenti.
 
In campo tecnico si fa talvolta distinzione (storica) tra i primitivi sistemi a ''blocco rigido'', in cui vale pedissequamente quanto detto, e a ''blocco elastico'' in cui, con l'introduzione di segnali di blocco ''permissivi'', in loro presenza i principi di cui sopra vengonopossono essere derogati purchése il singolo treno procedaprocede in regime di ''[[marcia a vista]]'' e quindi a velocità ridotta: in tal caso si può proseguire oltre la tratta anche senza il consenso del segnale e tale possibilità, oltre ad essere utile in caso di guasti dei segnali, in certe situazioni viene sfruttata anche ordinariamente (nell'ultima fase di marcia del treno prima di un arresto o nell'esplicito''avvicinamento ad un altro treno che precede) al fine di ridurre perditemi (tipicamente nei servizi urbani, e comunque in condizioni di buona visibilità e sezioni di blocco molto corte).
 
Riguardo alle tecnologie ed alle procedure per implementare i sistemi di blocco, si distinguono generalmente vari tipi di blocco ferroviario:
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**[[Blocco a bastone pilota]]
**[[Blocco telegrafico]], ormai in disuso.
**[[Blocco telefonico]], talvolta utilizzato in molte linee del ''[[terzo mondo]]'' e in genere in caso di circolazioneguasti fortementenei degradata a causasistemi di guastiblocco alle apparecchiature dipiù sicurezza.evoluti,
**[[Blocco elettrico manuale]], il più diffuso in [[Italia]] fino a tempoqualche fadecennio scorso.
 
* Sistemi di [[Blocco automatico]]
**[[Blocco automatico a circuiti di binario]] detto(a anche acorrente correntinon fissemodulata)
**[[Blocco automatico a correnti codificate]]
**[[Blocco automatico a conta-assi]]
**[[Blocco radio]] (utilizzato sulle linee moderne)
 
Particolari linee a traffico limitato, generalmente diramazioni terminali, possono non essere dotate di ''sistemi di blocco'' lungo la tratta in quanto sono [[Esercizio ferroviario a spola|esercitate a spola]] con un solo treno ad impegnare la linea, quantunque anche in questo sistema di esercizio siano in generale previste funzioni di blocco manuale od automatico in almeno una estremità della linea.
 
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