Pieve di Santa Maria e di San Leonardo: differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
{{Infobox edifici religiosi
|NomeEdificio = Pieve di Santa Maria e di San Leonardo
|Immagine = Pieve di artimino facciata.jpg
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Ne furono a lungo patroni i [[Rinaldeschi]] di Prato e poi i [[Frescobaldi]]. Fu inizialmente dedicata alla Vergine e solo nel XVI secolo fu co-intitolata a San Leonardo.<ref>Claudio Cerretelli, ''Prato e la sua provincia'', Prato, 1996.</ref>
 
Come pieve faceva capo a diverse chiese suffraganee. Nel XIX secolo aveva alle sue dipendenze [[Chiesa di Santo Stefano a Poggio alla Malva|Santo Stefano alle Brusche]] a [[Poggio alla Malva]], [[Chiesa di San Michele a Comeana|San Michele]] a [[Comeana]] e [[Abbazia di San Martino in Campo|San Martino in Campo]]<ref>Giuseppe Cappelletti, ''Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni'', Volume 17, 1862</ref>
 
La costruzione è uno degli esempi più integri e suggestivi della prima [[architettura]] [[romanico|romanica]] dell'[[XI secolo]] in [[Toscana]]. Le strutture originarie si sono mantenute integre nel passare dei secoli, a parte la realizzazione, nel XIV secolo, della copertura a volte delle navate e la costruzione della canonica e dell'edificio "della Compagnia". Le strutture romaniche sono state valorizzate dal un radicale [[restauro]] del [[1971]] che ha eliminato sovrastrutture di poco valore ma anche arredi e decorazioni interne del XVII e XVIII secolo.<ref>Claudio Cerretelli, ''Op. cit.'', 1996.</ref>