Yamato Takeru: differenze tra le versioni

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==I riferimenti storici==
 
Gli eventi narrati nella leggenda di Yamato Takeru sono contenuti nei poemi epici giapponesi del VIII secolo d.C., noti come [[Kojiki]] e [[Nihonshoki]]. I riferimenti storici in cui viene ambientata l'intera leggenda, dalla descrizione della casa regnante alla morte dell'eroe sono compresi in un arco di circa centotrent'anni, tra il [[370 d.C.]] ed il [[500 d.C.]] L'esistenza storica di Takeru, però, non è del tutto provata se intesa come singola personastoricamente. Sicuramente non poté un singolo uomo unificare l'intero paese. Il processo di unità nazionale richiese alcuni secoli. L'espansione giapponese a danno dei nativi indigeni Ainu inizia proprio nel periodo attorno al [[480|480 d.C.]]: il popolo degli Ainu viene relegato sempre più a settentrione, proprio come narra la leggenda.
Con ogni probabilità si deve identificare Yamato Takeru con uno degli strateghi più abili al servizio dell'imperatore regnante in quel periodo, probabilmente [[IngyoIngyō]], che regnò tra il [[411|411 d.C.]] ed il [[453|453 d.C.]] La prematura morte di Takeru prematuramente, avvenuta a trent'anni, è certamente da ascriversi ad una "canonizzazione" del personaggio: un eroe non può morire vecchio, perché, come dicevano i latini "Quem dii diligunt, iuvenis moritur" ("Muore giovane chi è caro agli dei"). Inoltre, a riprova della cronologia delle battaglie, l'arco temporale degli avvenimenti trasfigurati nella leggenda dell'eroe è di circa ottant'anni, compresi ovvero tra il 375 d.C. ed il 455 d.C., francamente troppi per una persona dedita all'arte della guerra, che - considerato l'elevato rischio connesso al mestiere di guerriero - difficilmente raggiungeva i cinquant'anni d'età.
 
==Voci correlate==