Strada statale 300 del Passo di Gavia: differenze tra le versioni

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|istituzione=[[Decreto Ministeriale|D.M.]] 12/10/1960 <br>- [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|G.U.]] 291 -del 28/11/1960<ref>Elenco delle Strade Statali e delle Autostrade, [[ANAS]], 1992</ref>
|inizio=Bormio
|fine=Ponte di Legno
|lunghezza=43,922
|fontelunghezza=<ref name=tras>{{citaweb|url=http://gazzette.comune.jesi.an.it/2001/226/pag29.pdf|titolo=Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Lombardia}}</ref>
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|regioni=[[Lombardia]]{{IT-LOM}}
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La ex '''strada statale 300 del Passo di Gavia (SS 300)''', ora ''strada provinciale BS 30029 del Passo didel Gavia (SP BS 30029)<ref name=so>{{citaweb|url=http://www.provincia.so.it/download.asp?file=/turismo/trasporti/trasporto%20privato/trasporti%20eccezionali/elenco/Elenco%20strade%20provinciali.pdf|titolo=Elenco strade provinciali|editore=Provincia di Sondrio}}</ref>'', nelin bresciano,[[provincia odi Sondrio]] e ''strada provinciale BS 300 del Passo di Gavia (SP ex SSBS 300)<ref name=bs>{{citaweb|url=http://www.provincia.brescia.it/portal/pls/portal/docs/1/1268197.PDF|titolo=Cartografia della rete stradale provinciale|editore=Provincia di Brescia}}</ref>'', nelin [[Provincia di sondrieseBrescia]], è una [[strada provinciale]] [[italia]]na che collega l'Alta [[Val Camonica]] con la [[Valtellina]] tramite l'[[Passo di Gavia|omonimo passo]].
 
Il valico, confine amministrativo tra la [[provincia di Brescia]] e la [[provincia di Sondrio]] è posto ad un'altezza di 2.621 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]] e pertanto la strada è aperta solamente nei mesi estivi. Per via dell'elevata pendenza, delle ridotte dimensioni della [[carreggiata]] e della tortuosità della stessa, la strada è soggetta a particolari limitazioni. La SS 300 ha origine a [[Bormio]] dalla [[strada statale 38 dello Stelvio]] e termina a [[Ponte di Legno]] innestandosi nella [[strada statale 42 del Tonale e della Mendola]] dopo un tracciato di 43,922 km.
 
==Percorso==
In seguito al [[decreto legislativo n. 112 del 1998]], dal [[2001]], la gestione è passata dall'[[ANAS]] alla [[Regione Lombardia]], che ha ulteriormente devoluto le competenze alla [[Provincia di Brescia]] e alla [[Provincia di Sondrio]]. Entrambe hanno classificato la strada come provinciale (''SP BS 300'' nel bresciano, ''SP ex SS 300'' nel sondriese), non essendoci in [[Lombardia]] la classificazione di [[strada regionale]].
[[File:Passo_del_Gavia.jpg|thumb|270px|La ex SS 300 nei pressi del Passo del Gavia|left]] La strada ha origine dal centro abitato di [[Bormio]] dal quale esce in direzione est passando per gli agglomerati di Uzza, [[Valfurva]] e Sant'Antonio. La strada giunge quindi a [[Santa Caterina Valfurva]], superata la quale la sede si restringe e tramite dieci tornanti raggiunge il rifugio Berni, il lago Bianco ed infine il passo, confine amministrativo fra le province di Sondrio e di Brescia. Meta di numerosi cicloamatori e motociclisti, è dotato di un piccolo rifugio, il rifugio Bonetta, aperto solamente durante il periodo estivo.
 
Proseguendo quindi nella [[provincia di Brescia]] si scende attraverso tre tornanti che giungono ad una galleria priva di illuminazione aperta al traffico nel [[1991]]. Presso di essa, sulla strada sterrata che percorreva il costone roccioso, è presente un monumento dedicato agli alpini, deceduti nel [[1954]] per l'uscita di strada del camion sul quale viaggiavano.
[[Immagine:Passo_del_Gavia.jpg|thumb|270px|La ex SS 300 nei pressi del Passo del Gavia|left]]
 
I 10 km successivi raggiungono pendenze anche del 16%, e la strada è caratterizzata da una carreggiata talmente stretta da non consentire l'incrocio tra due auto provenienti dalle opposte direzioni, quindi risultano piuttosto frequenti le manovre in retromarcia di uno dei due veicoli fino a qualche punto un po' più largo che permette il passaggio dei due automezzi. Mediante otto tornati la discesa finisce giungendo a Santa Apollonia, piccola località è possibile ritrovare un ristoro e un parcheggio abilitato al campeggio. Il percorso prosegue passando per il bivio per la frazione dalignese di Pezzo.
== Tracciato ==
Dal bresciano il tracciato inizia presso il 140º km della SS 42 del Tonale e della Mendola. Con un breve tratto in discesa, raggiunge diversi svincoli che conducono all'abitato di Ponte di Legno, famosa stazione turistica dell'alta Valle Camonica.
Dopo qualche chilometro di falso piano raggiunge i primi due tornanti. Le pendenze oscillano attorno al 9% e, dopo cinque chilometri da [[Ponte di Legno]], si raggiunge dapprima il bivio per la frazione dalignese di Pezzo e poi il piccolo agglomerato, sempre frazione del comune dalignese, di Santa Apollonia. In questa piccola località è possibile ritrovare un ristoro e un parcheggio abilitato al campeggio. Qui ha inizio la vera salita.
 
La strada prosegue quindi la sua discesa (con pendenze anche del 9%), giungendo a [[Ponte di Legno]] innestandosi presso il 140° km della [[strada statale 42 del Tonale e della Mendola]].
La strada affronta i primi due tornanti con una carreggiata larga a singola corsia per senso di marcia. Poco dopo il secondo, la strada si restringe notevolmente e le pendenze raggiungono anche il 16%. Da qui fino al passo, in certi punti la carreggiata è talmente stretta da non consentire l'incrocio tra due auto provenienti dalle opposte direzioni, quindi risultano piuttosto frequenti le manovre in retromarcia di uno dei due veicoli fino a qualche punto un po' più largo che permette il passaggio dei due automezzi. La strada prosegue con otto tornanti che conducono, dopo circa 10 chilometri ad una galleria priva di illuminazione aperta al traffico nel [[1991]]. Presso di essa, sulla strada sterrata che percorreva il costone roccioso, è presente un monumento dedicato agli alpini, deceduti nel 1954 per l'uscita di strada del camion sul quale viaggiavano. Attraversata la galleria si incontrano gli ultimi tre tornanti.
 
In seguito al [[decreto legislativo n. 112 del 1998]], dal [[2001]] la gestione è passata dall'[[ANAS]] alla [[Regione Lombardia]] che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della [[Provincia di Sondrio]] e della [[Provincia di Brescia]] per le tratte territorialmente competenti<ref>{{citaweb|url=http://consiglionline.lombardia.it/normelombardia/accessibile/main.aspx?exp_coll=lr002000010500001&view=showdoc&iddoc=lr002000010500001&selnode=lr002000010500001|titolo=L.R. 5 gennaio 2000, N.1 (art.3, comma 118)|editore=Regione Lombardia}}</ref>.
Dalla strada si notano le cime innevate del Gavia, la vallata e il lago Negro. Gli ultimi 500 metri in semi piano conducono al passo Gavia, confine amministrativo fra le province di Sondrio e di Brescia. Meta di numerosi cicloamatori e motociclisti, è dotato di un piccolo rifugio, il rifugio Bonetta, aperto solamente durante il periodo estivo. Il passo è a 2630 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]], a 18 km da Ponte di Legno.
 
La strada provinciale ora passa sotto la provincia di Sondrio e raggiunge l'altro lato del passo, il lago Bianco ed il rifugio Berni. La strada, sempre piuttosto stretta (ma non come nel versante bresciano), prosegue in discesa e tramite dieci tornanti si raggiunge l'abitato di [[Santa Caterina Valfurva]]. In seguito la strada diventa ampia e si raggiungono gli agglomerati di Sant'Antonio, Valfurva e Uzza per poi raggiungere l'abitato di [[Bormio]]. Ci si trova a circa 25 km dal passo Gavia.
 
==Note==
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{{Strade statali}}
{{portale|Lombardia|trasporti|Val Camonica}}
 
[[Categoria:Strade statali italiane| 300]]
[[Categoria:Strade statali della provincia di Sondrio| 300]]
[[Categoria:Strade statali della provincia di Brescia| 300]]
[[Categoria:Strade statali della provincia di Sondrio| 300]]
[[Categoria:Trasporti in Val Camonica]]