Creuza de mä: differenze tra le versioni
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===''Crêuza de mä''===
{{Quote|Ómbre de môri / môri de mainæ / dónde ne vegnî, / dôve l'é ch'anæ?|F.De André-M.-Pagani, da ''Creuza de mä'' <ref>[http://www.tuttozena.org/multimedia/testi_canzoni_de_andre.html I testi delle canzoni di Fabrizio De André scritti in grafia ufficiale]</ref>}}
È la canzone d'apertura e dà il titolo all'album. La locuzione ligure ''crêuza de mä'', nel [[genovesato]], definisce un viottolo o mulattiera, talvolta a scalinata,
Il pezzo, {{cn|Rconsiderato tra le più alte espressioni artistiche di Fabrizio De André}}, è interamente in [[lingua genovese]] (come
Il testo è incentrato sulla figura dei marinai, e sulle loro vite da eterni viaggiatori, e racconta il ritorno dei marinai a riva, quasi come estranei.
{{cn|De André parla magistralmente delle loro sensazioni}}, la loro narrazione delle esperienze provate sulla propria pelle, la crudezza d'essere in balìa reale degli elementi; poi affiora una ostentata scherzosa diffidenza, che si nota nell'assortimento dei cibi immaginati, accettabili e normali (quasi, per un marinaio), contrapposti ad altri, come le cervella di agnello, o il pasticcio di "lepre di tegole" (ossia il gatto, spacciato per coniglio), decisamente e volutamente meno accettabili, e {{cn|citati evidentemente per fare ironia sulla affidabilità e saldezza dell'Andrea e, forse, di tutto un mondo a cui sanno di non appartenere}}.
Alla fine il "padrone della corda", {{cn|elemento probabilmente identificabile come la necessità o la loro scelta di vita}}, li riporterà al mare lungo una ''crêuza de ma'', come dice il titolo.
===''Jamín-a''===
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