Archeologia classica: differenze tra le versioni

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Con il termine '''archeologia classica''' ci si riferisce agli studi archeologici delle grandi civiltà [[Mar Mediterraneo|mediterranee]] di [[Grecia antica]] e [[Roma antica]]. Gli archeologi del XIX secolo furono attirati dallo studio delle società di cui avevano letto in testi latini e greci. Molte università e nazioni straniere hanno programmi di scavo e scuole nell'area. Cronologicamente, sebbene i confini siano labili, ci si riferisce a quelle civiltà che vanno dal [[VI secolo a.C.]] circa fino alla caduta dell'impero[[Impero romano]] ([[476]] d.C.).
 
== Culture trattate ==
 
L'Archeologia classica nel suo senso più stretto e tradizionale si applica solo allo studio della cultura classica di Atene e della Repubblica e dell'Impero Romano. Comunque, nel corso del secolo scorso, il campo si è allargato ad includere discussioni dell'elaborato mosaico di culture che produssero le civiltà di Grecia e Roma antica. Gli archeologi classici interessati alla Grecia spesso trattano anche [[Creta]] e la [[Civiltà minoica]] presente sull'isola durante l'[[Età del Bronzo]]. Trattano anche il periodo Elleno e Geometrico, così come il periodo [[Neolitico]] riguardante la Grecia. Anche durante il periodo Classico, è errato dire che la Grecia ebbe una unica cultura - erano presenti molte varietà regionali, e gran parte dello studio dell'archeologia greca risiede nell'esame di queste differenze regionali.
L'Archeologia greca abbraccia anche il [[Periodo ellenistico]], costringendo spesso l'archeologo classico ad esaminare le influenze greche presenti in tutte le aree che fecero parte dell'impero di [[Alessandro Magno]], compresi gran parte del Medio oriente e l'Egitto.
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== Scavi ==
 
Anche se ispirata dai testi antichi, l'archeologia classica non esisterebbe senza artefatti antichi. Anche se gran parte dell'archeologia classica (come ogni tipo di archeologia) è trattata da studiosi nelle loro ricerche, la parte più viva e cruciale dell'archeologia classica sono gli scavi archeologici. Le tecniche di scavo in origine erano modellate sugli scavi in Egitto e Vicino Oriente, e ricercavano grandi artefatti e mura senza molto curarsi dei resti delicati che potevano esistere nell'area circostante. Molti dei primi siti ancora non possono essere datati soddisfacentemente perché la [[scavo (archeologia)#Scavo stratigrafico|stratigrafia]], strati del terreno con artefatti inglobati che sono usati per determinare l'età di un sito, fu completamente rimossa.
I primi scavi inoltre spesso omettono la catalogazione degli oggetti ritrovati nel dettaglio, rendendo difficile la datazione degli artefatti, determinare dove furono trovati esattamente, o stabilire una connessione tra oggetti ritrovati insieme. Col tempo, le tecniche di scavo sono migliorate notevolmente e le informazioni ricavate da ogni scavo sono esponenzialmente più numerose che negli scavi iniziali. Questo comporta che la stesura dei rapporti di scavo ora richiedono molti anni a causa proprio del livello di dettagli inclusi ed analizzati.