Alessandro Bandiera: differenze tra le versioni

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Nacque a Siena da una famiglia della borghesia colta. Suo padre Giulio Girolamo, professore di medicina nell'[[università di Siena]], fu uno dei dodici fondatori dell<nowiki>'</nowiki>''[[Accademia dei Fisiocritici]]'' ([[1691]]); il fratello [[Giovanni Niccolò Bandiera|Giovanni Niccolò]] (1695-1761), anch'egli sacerdote, fu autore di un polemico ''Trattato degli studi delle Donne''<ref>''Trattato degli studj delle donne, in due parti diviso, opera d'un'Accademico Intronato, dedicata a sua eccellenza la N.D. procuratessa Lisabetta Cornara Foscarini'', 2 voll., Venezia : appresso Francesco Pitteri, 1740</ref><ref>G. Catoni, «BANDIERA, Giovanni Niccola (G. Niccolò)». In: ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Vol. V, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1963, ([http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL05/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_Vol05_003431.xml on-line])</ref>.
 
[[Gesuita]], polemizzò con la stessa Compagnia di Gesù per divergenze sui metodi pedagogici. Bandiera sosteneva infatti la necessità che gli allievi delle scuole medie imparassero contemporaneamente il [[lingua latina|latino]] e il [[lingua volgare|toscano]], contro la prassi didattica dei Gesuiti che poneva come unico fondamento della prima educazione la lettura dei testi classici in lingua latina. Alla fine del [[1740]] Bandiera lasciò la [[Compagnia di Gesù]] per entrare nell'[[Istituti di Vita consacrata|ordine]] dei [[Servi di Maria]], insegnando da allora in poi [[lingua latina|latino]] e [[lingua greca|greco]] nei collegi [[Servi di Maria|serviti]] di [[Senigallia]] e [[Osimo]]. Le prime traduzioni dal latino di [[Cornelio Nepote]]<ref>Cornelius Nepos, ''Della vita degli eccellenti comandanti: in volgar toscano recato a riscontro del testo latino, ed illustrato con note di varie maniere per Alessandro M. Bandiera sanese''. Venezia : appresso Tommaso Bettinelli, 1743 ([http://books.google.it/books?id=u7Y9AAAAcAAJ&printsec=frontcover Google libri])</ref>e [[Cicerone]]<ref>Marcus Tullius Cicero, ''Epistola di M. T. Cicerone a Quinto suo fratello nella quale si propongono opportuni documenti a indirizzo di buon governo: in volgar toscano recata a riscontro del testo latino, e dichiarata con note per Alessandro M. Bandiera sanese de Servi di Maria'', In Venezia : appresso Tommaso Bettinelli, 1744</ref><ref>Marcus Tullius Cicero, ''Orazioni di M. Tullio Cicerone, in volgar toscano recate, ed illustrate con note, a riscontro del testo latino dal P. Maestro Alessandro Bandiera'', 3 voll., Venezia : appresso Tommaso Bettinelli, 1748-1751</ref>, in un toscano [[XIV secolo|trecentesco]] secondo i dettami del [[Purismo (letteratura)|Purismo]], furono predisposte in funzione dell'approccio pedagogico proposto; vennero perciò lodate dal [[Giuseppe Parini|Parini]] come «opere utilissime agli studiosi, perocché quivi il traduttore ha con assai diligenza conservate le bellezze dell'originale, e convenevolmente espressa la forza e l'energia del latino linguaggio»<ref name = Parini>[[Giuseppe Parini]], ''Tutte le opere edite e inedite''; raccolte da [[Guido Mazzoni]], Firenze: Barbera, 1925, pp. 549 e segg.</ref>. L'attenzione per la [[lingua italiana]] lo spinse a proporre, come esempio di [[Purismopurismo (linguistica)|purezza]] ed eleganza, una edizione scolastica del ''[[Decamerone]]''<ref>Giovanni Boccaccio, ''Decamerone di m. Giovanni Boccaccio ripurgato con somma cura da ogni cosa notevole al buon costume, e corredato con note riguardanti al buon indirizzo di chi desidera scrivere con purità, e proprietà toscana a norma dell'uso presente: si aggiungono col medesimo divisamento le lettere dell'istesso autore. Per Alessandro M. Bandiera Sanese de' Servi di Maria'', 2 voll., In Venezia: presso Tommaso Bettinelli, 1754</ref> e a revisionare il Dizionario dei sinonimi del [[Carlo Costanzo Rabbi|Rabbi]]<ref>Carlo Costanzo Rabbi, ''Sinonimi ed aggiunti italiani, raccolti dal Padre Carlo Costanzo Rabbi bolognese, della Congregazione Agostiniana di Lombardia. Con in fine un trattato de' sinonimi, degli aggiunti, e delle similitudini'', 2 voll.; Sesta edizione veneta accresciuta di giunte postume dell'autore, e di prosastica frasologia dal P. Maestro Alessandro Maria Bandiera, In Venezia: per Francesco Storti, 1756 ([http://books.google.it/books?id=jP4sAAAAYAAJ&printsec=frontcover Google libri])</ref>. L'ammirazione per la lingua del [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] e il moralismo lo spinsero a comporre il ''Gerotricamerone'', una raccolta di trenta [[novella|novelle]] recitate da "dieci costumati giovani in tre giornate". La raccolta suscitò fra l'altro l'ironia del [[Giuseppe Parini|Parini]], che definì il titolo «procelloso e sesquipedale»<ref name = Parini/>, provocando la risentita risposta del Bandiera<ref>''Risposta del P. Maestro Alessandro Bandiera Sanese de<nowiki>'</nowiki> Servi di Maria, alle imputazioni apposte contro il suo Gerotricamerone, la quale ha creduto poter essere non inutile per chi a toscane lettere attende'', In Milano: dalle stampe di Giuseppe Galleazzi, 1757</ref>.
 
In campo [[Pedagogia|pedagogico]] il Bandiera auspicò una revisione del sistema educativo affermando la necessità della preparazione degli insegnanti, la stabilità e la continuità degli studi, l'ostilità all'emulazione fra studenti, la riforma dei contenuti (riduzione delle regole grammaticali, insegnamento dell'italiano a fianco del latino, riduzione dell'orario scolastico giornaliero da cinque a tre ore per permettere ai giovani di interessarsi ad altre discipline, ecc.). Nella polemica stilistica prese di mira il ''Quaresimale'' del [[gesuita]] [[Paolo Segneri|Segneri]] attirandosi soprattutto ostilità e ironie<ref name = Parini/>. Ottenne, dal [[diocesi di Catania|vescovo di Catania]] [[Salvatore Ventimiglia]], l'incarico di riordinare gli studi del locale seminario.