Carta del Lavoro: differenze tra le versioni

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La '''Carta del Lavoro''' è uno dei documenti fondamentali del [[Fascismo]], varato nel [[1927]]: esprime i suoi principi sociali, l'etica del [[sindacalismo fascista]] e la [[politiche economiche fasciste|politica economica fascista]].
 
== La Carta del Carnaro ==
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''XII - L'azione del sindacato, l'opera conciliativa degli organi corporativi e la sentenza della Magistratura del lavoro garantiscono la corrispondenza del salario alle esigenze normali di vita, alle possibilità dalla produzione e al rendimento del lavoro. La determinazione del salario è sottratta a qualsiasi norma generale e affidata all'accordo delle parti nei contratti collettivi''.
 
''XIII - I dati rilevati dalle pubbliche Amministrazioni, dall'Istituto centrale di Statistica e dalle associazioni professionali legalmente riconosciute, circa le condizioni della produzione e del lavoro e la situazione del mercato monetario, e le variazioni del tenore di vita dei prestatori d'opera, coordinati ed elaborati dal Ministero delle corporazioni, daranno il criterio per contemperare gli interessi delle varie categorie e delle classi fra di loro e di queste coll'interesse superiore della produzione''.
 
''XIV - La retribuzione deve essere corrisposta nella forma più consentanea alle esigenze del lavoratore e dell'impresa. Quando la retribuzione sia stabilita a cottimo, e la liquidazione dei cottimi sia fatta a periodi superiori alla quindicina, sono dovuti adeguati acconti quindicinali o settimanali. Il lavoro notturno, non compreso in regolari turni periodici, viene retribuito con una percentuale in più, rispetto al lavoro diurno. Quando il lavoro sia retribuito a cottimo, le tariffe di cottimo debbono essere determinate in modo che all'operaio laborioso, di normale capacità lavorativa, sia consentito di conseguire un guadagno minimo oltre la paga base''.