Rodolfo Doni: differenze tra le versioni

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Amava definirsi "autodidatta", e diceva di avere due anime: quella letteraria e quella spirituale-religiosa. Aveva trovato la [[fede]] in guerra, durante il lungo ricovero in un ospedale militare<ref>http://www.toscanaoggi.it/notizia_3.php?IDCategoria=326&IDNotizia=6651</ref>. [[Chiesa cattolica|Cattolico]] politicamente e socialmente impegnato, considerava fondamentale nella sua formazione la figura di [[Giorgio La Pira]], che definiva «profeta di pace e civiltà cristiana»<ref>http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/Doni-e-la-parola-ferita.aspx</ref>.
 
Tra le opere più sofferte e meditate, ''Colloquio con Lorenzo'' (1993) e ''Dialogo sull’Aldilà'' (1998), dedicate al figlio Lorenzo, morto a ventidue anni in un incidente stradale, mentre si recava a [[Taizé (Saona e Loira)|Taizé]] presso la comunità di [[Frère Roger]].
 
==Riconoscimenti==