Śakti: differenze tra le versioni

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==Elementi storici==
[[File:Ravi Varma-Lakshmi.jpg|thumb|200px|right|La Dea [[Lakshmi|Lakṣmī]], uno degli aspetti di Śakti, compagna di [[Vishnu|Viṣṇu]]]]
Quale energia personificata, Śakti già compare nei [[Veda]] come compagna di [[Indra]], il Re del cielo. È la dea minore Śacī, che come termine vuol appunto dire "potenza", nota anche come Indrāṇī ("consorte di Indra"). Ma il ruolo di questa dea è davvero minimo, menzionata in soli due inni, il 10.86 e il 10.159.<ref>David Kinsley ''Hindu Goddesses Visions of the Divine Feminine in the Hindu Tradition'', page 17; Delhi, 1998.</ref>
 
È nella ''[[Śvetāśvatara Upaniṣad]]'' (quindi successivamente, nel periodo post-vedico) che Śakti è presentata come potere supremo<ref name=miti/>: senza Śakti gli Dèi sono inattivi, è Śakti che continuamente trasforma tutti gli elementi dell'universo, rappresentando quindi l'energia del cosmo. Si assite quindi, per quanto riguarda quest'aspetto, a un rovesciamento dei valori tipici delle culture vedica e brahmanica, culture dove il ruolo della Dea, e della donna in generale, è un ruolo subalterno, non essenziale. Quale sia stato il percorso che ha portato la Dea da semplice compagna del Dio a diventare Energia Cosmica, o Realtà Suprema in alcune sette anche di larga diffusione, non è possibile ricostruire. È però ipotizzabile che culti locali, specie nelle caste basse, già esistessero prima o durante l'epoca vedica, che questi culti siano poi cresciuti fino a essere inglobati, parzialmente, nell'ortoprassi hindu.<ref>G. Flood, ''L'induismo'', p. 239 e 264, ''Op. cit.''</ref>
 
==La ''śakti'' e le dee==