Bandiera del Trentino-Alto Adige: differenze tra le versioni

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Con la rioccupazione [[Impero Austriaco|austriaca]] degli Asburgo, completata nel [[1814]] dal [[Heinrich Johann Bellegarde|Bellegarde]] ai danni di [[Eugenio di Beauharnais]], il bicolore Trentino-Altoatesino venne del tutto abbandonato, quale simbolo del trascorso regime [[Napoleone I di Francia|napoleonico]]. Con esso, infatti, certamente si identificava. Riguardo al Trentino, il primo segnale pubblico delle intenzioni [[Impero Austriaco|austriache]] di dissolvere l'esercito del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] consistette nel divieto, impartito dal [[Heinrich Johann Bellegarde|Bellegarde]] il [[13 giugno]] [[1814]], di indossare coccarde tricolori, evidentemente assai diffuse.
Con certezza [[Francesco II del Sacro Romano Impero|Francesco II]] e [[Heinrich Johann Bellegarde|Bellegarde]] erano piuttosto convinti che non fossero, nel frattempo, maturati altri legami.
Ci sono varie versioni sull'orgine esatta della [[bandiera]]. Una versione sostiene che la bandiera venne creata dopo la [[prima guerra mondiale]], mentre l'altra dice che fu tutto un caso, soprattutto perché si pensava che etnie così differenti, come quella Austriaca e quella italiana, non avessero mai condiviso un territorio. La [[bandiera]] del [[Trentino-Alto Adige]] ha, a livello di stemma, antiche origini. L'aquila di San Venceslao, costituente lo stemma, venne concessa dal sovrano [[Giovanni I di Boemia|Giovanni di Lussemburgo]], il [[9 agosto]] [[1339]]. Il resto della [[bandiera]] si compone di due bande orizzontali azzurra e bianca.
 
=== Le altre due bandiere ufficiali ===