Oreste (Alfieri): differenze tra le versioni

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→‎Trama: Trama dettagliata, in parte tradotta da The tragedies of Vittorio Alfieri, Vol. 1, a cura di E.A. Bowring, Westport, Conn., Greenwood Press, 1876 (http://www.archive.org/details/tragediesvittor01alfigoog)
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Il mitologico ''Oréstes'', con la complicità della sorella [[Elettra (mitologia)|Elettra]] e dell’amico [[Pilade]], con furia cieca uccide [[Egisto]], l’amante della madre, assassino del padre [[Agamennone]]. Ma nel furore della vendetta, Oreste uccide anche la madre.
 
I personaggi della tragedia sono gli stessi dell<nowiki>'</nowiki>''Agamennone'', ma il re ucciso è rimpiazzato dal figlio Oreste e dal suo fedele e inseparabile amico Pilade. Sono trascorsi dieci anni dall'assassinio di Agamennone; Egisto si è insediato sul trono di Argo; Clitennestra è stata incessantemente perseguitata dal ricordo del crimine commesso; Elettra vive nella speranza di vedere la vendetta scendere su Egisto; Oreste ha ormai un'età che gli consente la ricerca della vendetta.
 
=== Atto I ===
La prima parte della tragedia è occupata da Clitennestra, che descrive la proprie sofferenze e il diminuito amore per Egisto, che ora si mescola al terrore. Si assiste poi ai rimproveri e ai lamenti di Elettra, e alle sue preghiere per il ritorno di Oreste. Infine si vedono i litigi e gli scambi di accuse tra Egisto e la colpevole regina.
 
=== Atto II ===
Oreste e Pilade giungono alla reggia, intenzionati a mettere in atto la vendetta da lungo tempo attesa. Pilade riesce a stento a trattenere l'impetuosità dell'amico. Infine decidono di presentarsi ad Egisto in veste di messaggeri del re di Focida, alla cui corte Oreste è cresciuto, mandati per annunciare l'accidentale morte di Oreste. Elettra li incontra mentre si recano alla tomba di Agamennone, e indica loro dove si trova. La vista di Elettra induce in Oreste un'emozione incontrollabile, e dopo una scena toccante i due si riconoscono.
 
=== Atto III ===
Giunge Clitennestra, Oreste narra alla madre la storia della propria presunta morte e Pilade chiede di poter parlare al re per recargli la notizia. Clitennestra rimane sola e cade nella disperazione. Nell'intensa scena che segue, Clitennestra comunica ad Egisto la notizia che le è stata riferita.
 
=== Atto IV ===
Pilade, ammesso alla presenza del re, fa un dettagliato racconto di come Oreste avrebbe trovato la morte a Creta in una corsa di carri. Egisto sembra credere al racconto, ma l'inquietudine di Oreste lo insospettisce; Pilade, per giustificarlo, dice che Oreste è Pilade, sopraffatto dall'emozione al ricordo della morte dell'amico. Questo però non basta ad Egisto, che ora non crede più ai due sedicenti messaggeri, e ordina che vengano arrestati e imprigionati.
 
Il contegno di Elettra però fa all'improvviso sospettare ad Egisto la verità. Quando i sospetti si tramutano in certezza, Egisto esulta al pensiero di avere finalmente nelle proprie mani l'odiato figlio di Agamennone, e giura che ucciderà prima Elettra, poi Pilade e infine Oreste.
 
=== Atto V ===
La popolazione di Argo però si ribella, libera Pilade e Oreste e riconosce quest'ultimo come legittimo re, chiedendo la morte di Egisto. Il tiranno fugge, e Clitennestra, nonostante le suppliche di Elettra, non riesce a sottrarsi al proprio destino e si unisce a lui. Egisto viene catturato e ucciso da Oreste, che allo stesso tempo, involontariamente, accecato dalla furia, colpisce a morte anche la propria madre.
 
{{quote|ELETTRA: Deh! parla:Clitennestra dov'è?<br>
ORESTE: Lasciala; or forse al traditor marito ella arde il rogo.<br>PILADE: Più che compiuta hai la vendetta, or vieni; non cercar oltre...<br>ORESTE: Oh! che di' tu?...<br>ELETTRA: La madre ti ridomando, Pilade. - Oh, qual m'entra gel nelle vene!<br>PILADE: Il cielo...<br>ELETTRA: Ah! spenta forse...<br>ORESTE: Volte in se stessa infuriata ha l'armi?...<br>ELETTRA: Pilade; oimè!... tu non rispondi?<br>ORESTE: Narra;che fu?<br>PILADE: Trafitta...<br>ORESTE: E da qual mano?<br>PILADE: Ah! vieni...<br>ELETTRA: Tu la uccidesti.<br>ORESTE: Io parricida?...<br>PILADE: Il ferro vibrasti in lei, senza avvederten, cieco d'ira, correndo a Egisto incontro...<br>ORESTE: Oh quale orror mi prende! Io parricida? - Il brando, Pilade, dammi: io 'l vo'...<br>PILADE: Non fia.<br>ELETTRA: Fratello...<br>PILADE: Misero Oreste!|''Oreste'', Atto V Scena Ultima}}
 
Il sipario cala sulla nera disperazione di Oreste, fuori di senno per il dolore.
 
==Bibliografia==