Ziryab: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità=   [[Musulmani|musulmano]] di [[al-Andalus]]
}} Visse all'epoca dell'[[Emiro|emirato]] di [[Abd al-Rahman II ibn al-Hakam|ʿAbd al-Raḥmān II]] ([[822]] - [[852]]).
[[Immagine:Jardin de Ziryab.gif|thumb|right|250px|Il giardino di Ziryab (manoscritto del [[XVI secolo]] o di poco anteriore)]]
 
Fuggito dalla [[Bagdad]] di [[Hārūn al-Rashīd]] e dopo una fermata a [[Tunisi]], Ziryāb si rifugiò a [[Cordova]] dove divenne il massimo punto di riferimento per l'eleganza maschile nel corso della prima metà del IX secolo<ref>[[Lilia Zaouali]], ''L'islam a tavola. Dal Medioevo a oggi'', Economica Laterza, 2007</ref>.
 
Inaugurò nella capitale andalusa un salone di bellezza, aperto anche all'elemento maschile, dove poter effettuare una perfetta depilazione femminile (pratica assai diffusa e raccomandata nella cultura araba, che ricorreva alla ''nuba'', di cui s'è però persa la formula) e lanciò la moda del taglio corto dei capelli per gli uomini, sostenendo anche con successo l'uso del colore bianco o grigio per gli abiti virili.
 
[[Poeta]] raffinato, [[musicista]] di qualità ed esperto [[gastronomo]], Ziryāb elaborò un'etichetta precisa per apparecchiare le mense, decretando il corretto ed elegante ordine di portata dei piatti, imponendo tra l'altro l'uso di coppe di [[cristallo]] per le bevande. Come ordine di portate Ziryāb raccomandò che si iniziasse il pasto con minestre e zuppe, che ad esse seguissero i piatti forti a base di carne o pesce e che si concludesse il tutto con frutta e dolci, qualificandosi con ciò come il perfetto antesignano delle future "buone maniere" in tavola che si affermeranno nell'Europa cristiana solo molti secoli più tardi.
 
==Curiosità==