Leone IV il Cazaro: differenze tra le versioni

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|FineIncipit = appartenente alla [[dinastia Isauriana]] fu [[Imperatore bizantino]] dal [[775]] fino alla sua morte
}}
Era figlio di [[Costantino V di Bisanzio|Costantino V]] e della sua prima moglie, Irene la [[cazari|Cazara]]. Nel 768 sposò [[Irene di Bisanzio|Irene]] e nel 771 ebbe da lei un figlio, [[Costantino VI di Bisanzio|Costantino VI]].
 
== Il regno ==
=== Politica estera ===
Nel 777 Thumama, figlio di Al-Walid, invase l'Anatolia, da cui si ritirò con molti prigionieri.<ref name=Teo6269>Teofane, AM 6269.</ref> L'anno successivo, però, Leone reagì con una controffensiva: un esercito bizantino - si dice addirittura di 100.000 uomini - condotto da Michele Lecanodracone e da altri strateghi, invase la Siria e pose assedio a Germanicea, che sarebbe caduta se Lecanodracone non avesse ricevuto presenti dagli Arabi per ritirarsi.<ref name=Teo6270>Teofane, AM 6270.</ref> Devastò i suoi dintorni, e catturò numerosi eretici giacobiti, sconfiggendo e uccidendo in una battaglia 2.000 arabi.<ref name=Teo6270/> L'Imperatore, soddisfatto, concesse ai generali il trionfo, e deportò gli eretici siriani in Tracia.<ref name=Teo6270/> L'anno successivo gli Arabi condussero una controffensiva in Anatolia, ma l'Imperatore si era premurato di rinforzare le fortezze con forti guarnigioni, così gli Arabi furono costretti a ritirarsi per mancanza di rifornimenti senza aver ottenuto nulla.<ref>Teofane, AM 6271.</ref> Nel 680 però compirono un altro raid, invadendo l'Armeniakon e impadronendosi di una fortezza, anche se Michele Lecanodracone riuscì a ottenere una vittoria su un piccolo esercito arabo.<ref name=Teo6270>Teofane, AM 6272.</ref>
 
Nel 777 Telerigos, re dei Bulgari, cercò rifugio presso l'Imperatore, che lo fece battezzare, lo nominò patrizio e lo fece sposare con un cugino di sua moglie Irene.<ref name=Teo6269/>
 
Contrattaccò i [[bulgaria|bulgari]] nel [[777]] e combatté gli [[arabi]] dal [[778]] al [[779]] espandendo sempre più la potenza dell'[[Impero bizantino]].
 
=== Politica interna ===
Come prima di lui per il padre e per il nonno [[Leone III di Bisanzio|Leone III]], uno dei problemi maggiori da affrontare era sempre quello [[religione|religioso]]: egli fu nei primi anni [[iconoclastia|iconoclasta]] moderato, reinstaurando anche il [[Patriarca di Costantinopoli]] e smettendo le persecuzioni contro i monaci (anzi molti monaci ottennero sotto il suo regno cariche ecclesiastiche di prestigio).<ref name=Ostr160>{{cita|Ostrogorsky|p. 160.}}</ref><ref name=Teo6268>Teofane, AM 6268.</ref>
 
La sua politica moderata sembra essere dovuta all'influenza della moglie [[Irene di Bisanzio|Irene]], sposata nel [[768]], che era iconodula e quindi contraria all'iconoclastia.<ref name=Ostr160/> Nominò come coimperatore e successore il figlio Costantino il 24 aprile 776, dopo aver obbligato senato, esercito e ceti cittadini a giurare lealtà al figlio.<ref name=Ostr160/><ref name=Teo6268/> Secondo Teofane, ciò avvenne su insistenze dell'esercito, che avrebbero insistito parecchio per spingerlo a incoronare come coimperatore il figlio; si dice che Leone avesse obiettato sul rischio che in caso di rivolta dell'esercito con conseguente nomina di un usurpatore, lo stesso esercito avrebbe potuto uccidergli il figlio, ma l'esercito rispose giurando che non avrebbero accettato altro imperatore al di fuori di suo figlio; anche il popolo insistette parecchio, così, il Venerdì Santo del 776, «''tutto il popolo, ovvero quelli dei themata [l'esercito], i membri del senato, i tagmata della città, e tutti gli artigiani, giurarono sulla... Croce che non avrebbero accettato altro imperatore al di fuori di Leone e Costantino e tutti i suoi discendenti...''»;<ref name=Teo6268/> rassicurato, il giorno dopo Leone, dopo aver nominato suo fratello Eudocimo ''nobilissimus'', procedette con i fratelli e il figlioletto alla Santa Chiesa dove annunciò alla folla riunitasi nella Chiesa che avrebbe acconsentito alle loro richieste;<ref name=Teo6268/> e il giorno dopo (24 aprile) all'ippodromo Costantino fu incoronato dal padre di fronte al patriarca e alla folla.<ref name=Teo6268/> I suoi fratelli erano però delusi per l'incoronazione del nipote perché ambivano essi stessi alla corona imperiale: e il mese dopo, nel maggio 776, fu scoperta dall'Imperatore una congiura ordita dal Cesare Niceforo, uno dei suoi fratelli, nel tentativo di impadronirsi del potere;<ref name=Teo6268/> i congiurati vennero puniti con la tonsura e con l'esilio a Cherson.<ref name=Teo6268/>
La sua politica moderata sembra essere dovuta all'influenza della moglie [[Irene di Bisanzio|Irene]], sposata nel [[768]], che era iconodula e quindi contraria all'iconoclastia.<ref name=Ostr160/> Nominò come coimperatore e successore il figlio Costantino il 24 aprile 776, dopo aver obbligato senato, esercito e ceti cittadini a giurare lealtà al figlio.<ref name=Ostr160/>
 
Nel 780 tuttavia riavviò le persecuzioni contro gli iconoclasti, anche se rispetto a quelle del padre fu una persecuzione moderata.<ref name=Ostr160/><ref name=Teo6270/> Nello stesso anno scoprì che alcuni suoi funzionari avevano procurato delle icone alla moglie iconodula Irene e reagì con ira destituendo i funzionari rei di tale atto e smettendo di dormire nello stesso letto della moglie.<ref>Cedreno, II,19-20: «...[Leone IV] scoprì sotto il guanciale di sua moglie Irene due icone... Condotta un indagine, scoprì che [alcuni funzionari di palazzo] gliele avevano portate. Li sottopose a torture e punizioni. Quanto a Irene, la rimproverò severamente... e non volle più avere relazioni coniugali con ella.»</ref> Morì apparentemente per un malore l'[[8 settembre]] [[780]], mentre provava una corona che originariamente era custodita in Santa Sofia;<ref name=Teo6270/> probabilmente era stato avvelenato dalla moglie Irene e dagli altri iconoduli. Gli succedette il figlio [[Costantino VI di Bisanzio|Costantino]], di soli 9 anni, sotto la reggenza di Irene.
 
== Famiglia ==
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== Bibliografia ==
'''Fonti primarie'''
*Teofane, ''Cronaca''
*Cedreno, ''Cronaca''
 
'''Fonti secondarie'''
* {{cita libro| Georg |Ostrogorsky | Storia dell'Impero bizantino| 1968| Einaudi| Milano| | id= ISBN 88-06-17362-6|cid=Ostrogorsky}}
* {{cita libro| Gerhard |Herm | I bizantini| 1985| Garzanti| Milano }}