Via Nizza: differenze tra le versioni

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{{quote|Qui l'[[11 marzo]] [[1821]] fu giurata la libertà d'Italia. Il [[20 settembre]] [[1870]] il voto fu sciolto in [[Roma]]|Iscrizione sul monumento}}
Dietro il monumento, sul lato destro della via, si nota la [[chiesa di San Salvario]], l'antica parrocchiale del [[Castello del Valentino]], oggi chiusa al pubblico e annessa al convento delle suore di [[San Vincenzo de' Paoli]], che qui operano da anni con servizi di assistenza ai bisognosi. <br/>
Prima del cavalcavia di Corso Gaetano Sommelier, sul lato sinistro, si nota lla chiesa di Nostra Signora del SS. Sacramento, completata negli anni '20 del [[XX secolo|Novecento]] e, attualmente, non parrocchiale: è infatti destinata alle [[Suore Sacramentine|Suore Sacramentine di Bergamo]], assieme allo stabile a lato della chiesa, che funge da convento. Poco oltre la piccola Piazza Nizza, ecco un'altra chiesa ottocentesca, il Sacro Cuore di Gesù, benedetta nel [[1876]]. La chiesa custodisce le spoglie di sant'[[Ignazio da Santhià]].<br/>
Proseguendo verso la periferia, via Nizza si apre nelle due piazze dedicate ad [[Edmondo de Amicis]] e a [[Giosuè Carducci]], e attraversa un popoloso quartiere operaio, [[Nizza Millefonti]]. Infine, passato Corso Spezia, la via costeggia il lungo stabilimento del [[Lingotto]], fino a confluire in [[Piazza Bengasi]], laddove, entrando nel territorio del comune di [[Moncalieri]], la strada cambia nome e diventa Via Sestrière.