Enrico Jacchia: differenze tra le versioni

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Veneziano di nascita, Enrico Jacchia si considerava piuttosto un europeo<ref> Come affermato da lui stesso a pag. 23 del suo libro "L’affaire plumbat", Ed. Seuil, 1977</ref>.
 
Scrittore, giornalista, politico, è stato in tutte le sedi in cui si faceva l'[[Europa]]: dal [[Consiglio d'Europa]] a [[Strasburgo]], all'[[Unione Europea Occidentale|UEO]] a [[Londra]], alla [[CEE]] a [[Bruxelles]] fin dalla sua fondazione. Lasciando la Comunità col titolo di Direttore Generale Onorario, aveva completato la messa in piedi del controllo di sicurezza nucleare.
 
È stato autore di numerosi libri, tra cui, sulla sicurezza nucleare: Il rischio delle radiazioni nell'era nucleare (ed. Giuffre, Milano), Atome et securitè (Dalloz), Atom, Sicherheit und Rechtsordnung (Lutzeier); sulla costruzione dell'Europa: Europa perché? (Mondadori), Europa e difesa (ed. Ministero Difesa e Marina); sull'equilibrio strategico: L'affare Plumbat (Mondadori, Du Seuil), La guerra chimica, Incubo sull'Europa (SugarCo).
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Dedicatosi all’insegnamento universitario nella [[Luiss]], è stato docente di Studi Strategici e fondò con [[Guido Carli]] e [[Rosario Romeo]] il [[Centro di Studi Strategici]] dell’Università stessa.
 
È stato editorialista del "[[Giornale]]" di [[Indro Montanelli|Montanelli]], commentatore di politica internazionale del [[TG1]], del [[TG2]] e del [[Giornale Radio Rai]] ed ha collaborato con editoriali al "[[Corriere della Sera]]", allo "[[Herald Tribune]]", al "[[Los Angeles Times]]", al "[[Moskoskie Novosti]]".
 
Eletto nella [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII Legislatura]] al [[Senato della Repubblica Italiana]] (1996-2001), nei cinque anni è stato membro della [[Commissione Esteri]], della [[Commissione Difesa]] e della [[Comissione Bilancio]].
 
È scomparso nel [[2011]] all'età di 88 anni<ref>[http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-0c96b2cd-09d8-4466-ab2b-d7fe5fad6286.html Notizia della morte dal sito del Giornale Radio Rai]</ref>.