Americano rosso: differenze tra le versioni

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Vittorio vorrebbe iniziare una nuova vita con Antonietta che però ha troppo sofferto la povertà per accettare la sua proposta. Così la giovane parte per l'America con il suo promesso sposo George che, soddisfatto, compensa generosamente per il suo lavoro Vittorio riprendendosi però il denaro che questi gli aveva sgraffignato. L'americano infatti non è così ingenuo come appare.
 
Di questo se ne accorge casualmente Vittorio leggendo su un giornale dell'assassinio dello zio Oscar di cui proprio lui, per l'ultimo litigio avuto, è sospettato. Viene fermato dalla polizia che scopre che porta con sé una grossa somma di denaro e che, soprattutto, nasconde nell'auto noleggiata dall'americano, che Vittorio stava riconsegnando, l'arma del delitto. Folgorato dalla verità, Vittorio capisce di essere caduto nella trappola di George Maniago, l'americano che ha saldato vecchi conti in sospeso con lo zio e si è servito di lui per addossargli l'omicidio. Vittorio proclama con forza la sua innocenza ma non viene creduto: non gli rimane che sperare nella protezione del [[Camerata (politico)|camerata]] [[Benito Mussolini]].
 
==Critica==